Il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza del Tar del Lazio che aveva bocciato la delibera dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni che indica il termine di tre giorni per cambiare gestore di telefonia mobile.
I giudici della sesta sezione hanno accolto la richiesta dell'Autorita' per le garanzie nelle Comunicazioni, Wind, H3g, Poste Mobile e delle associazioni dei consumatori che chiedevano di congelare, in attesa dell'udienza in cui i loro ricorsi saranno discussi nel merito, la sentenza con cui il Tar del Lazio, lo scorso 18 giugno, ha accolto parzialmente il ricorso di Vodafone e Telecom contro la delibera 78/08/CIR dell'Autorita' sulla portabilita' del numero mobile, nella parte in cui, all'articolo 5, stabilisce che la portabilita' deve essere effettuata in tre giorni "indipendentemente dall'eventuale termine di preavviso per il recesso dal contratto".
Quindi i gestori rimangono obbligati a trasferire il numero in tre giorni.
Nella sentenza i giudici amministrativi di primo grado avevano definito il provvedimento dell'Autorita' "palesemente illegittimo" in quanto contrario alla Legge Bersani che prevede per l'esercizio del diritto di recesso da tutti i contratti civili trenta giorni di preavviso. Da cio' e' derivato il congelamento della delibera, che sarebbe entrata in vigore il 22 giugno scorso. Contro la decisione del Tar hanno presentato ricorso, chiedendone l'annullamento, previa sospensione, l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, Wind, H3g, Poste Mobile e le associazioni dei consumatori. Telecom e Vodafone chiedono invece la conferma della sentenza di primo grado. Al termine della camera di consiglio che si e' svolta venerdi' scorso i giudici del Consiglio di Stato hanno deciso di sospendere la sentenza del Tar, nella parte in cui aveva accolto i ricorsi di Telecom e Vodafone, in attesa dell'udienza di merito.