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 ITALIA - ITALIA - Vendita Telecom Italia: le altre notizie/2
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Notizia 
3 aprile 2007 0:00
 
Archiviato, ieri, un rialzo superiore ai nove punti e mezzo percentuale, Telecom vive una nuova seduta positiva e, pur senza replicare l'exploit di ventiquattro ore prima, sale di oltre un punto percentuale mentre appaiono contrastate le altre protagoniste della scuderia Tronchetti Provera. A fine contrattazioni, le azioni della compagnia di telecomunicazioni milanese hanno guadagnato l'1,41% a 2,37 euro, ancora una volta tra scambi particolarmente sostenuti: sono passati di mano, infatti oltre 500 milioni di pezzi, pari al 3,8% del capitale ordinario. Ieri erano stati oltre 980 milioni, pari al 7,3%. Sulla casa telefonica, viene osservato nelle sale operative, 'si e' fatta sentire l'onda lunga della corsa vissuta ieri: certo l'euforia dell'offerta di At&t e America Movil si e' un po' raffreddata ma gli investitori mostrano ancora un ampio favore per un'operazione che potrebbe far finire nelle loro tasche delle buone somme'. A smorzare un poco gli entusiasmi, spiega un analista, contribuisce il dibattito politico che si e' scatenato subito dopo' l'avanzata su Olimpia da parte delle due aziende di tlc d'Oltreoceano: 'le societa' private non dovrebbero temere incursioni politiche ma il fronte cosi' vasto, che si e' aperto tra chi vorrebbe una difesa dell'italianita' della compagnia e chi appare piu' aperto al mercato, non ha lasciato indifferenti gli investitori di Piazza Affari'. Questi, ha puntualizzato ancora un operatore, sono poi in posizione di attesa di fronte a ipotetici 'movimenti da parte di istituti di credito italiani' che potrebbero ancora rientrare nella partita relativa a Telecom. Incerte, come accennato, le altre aziende della scuderia Tronchetti Provera: Pirelli ha ceduto lo 0,73% a 0,89 euro (tra scambi per 111 milioni di pezzi, pari al 2,1% del capitale ordinario) mentre Camfin e' arretrata dello 0,11% a 1,81 euro. In progresso, invece, Telecom Italia Media (+1,11% a 0,33 euro) e Pirelli Real Estate, avanzata dello 0,29% a 57,90 euro.

Il possibile ingresso delle messicane Ame'rica Mo'vil e Telmex in Olimpia forse potra' servire a "far capire all'Italia", che oggi lo sottovaluta, che "il Messico e' un Paese 'poderoso', potente". A leggere cosi' il possibile sbarco del multimiliardario messicano Carlos Slim Helu' nella catena di controllo di Telecom Italia, insieme alla statunitense At&T, e' il presidente onorario della Camera di Commercio Italiana in Messico, Marco Canonizzo, che dal suo ufficio di Citta' del Messico fornisce il suo punto di vista sulle vicende del primo operatore telefonico italiano. "Mi ha fatto una certa impressione -dice Cannizzo, che nella capitale messicana conduce uno studio legale specializzato nell'assistenza agli investitori stranieri- leggere che Usa e Messico fanno 'shopping in Italia". In genere, continua Cannizzo, "siamo abituati a leggere di americani ed australiani. E poi -aggiunge- fa un certo effetto leggere che sono pronti a mettere sul piatto 3mila mln di dollari: tutte le esportazioni dell'Italia in Messico l'anno scorso sono ammontate a 4.000 mln di dollari". Il possibile sbarco di Carlos Slim in Italia, racconta Cannizzo, "qui non ha avuto molto rilievo sui quotidiani: i messicani oramai sono abituati alle grandi acquisizioni di 'Slim'. Io, da italiano emigrato da dodici anni, sono preoccupato: di grandi imprese, ormai sono rimaste solo Fiat, Eni e Generali".

"Se Telecom Italia sara' acquisita dalla cordata americana si assistera' alla ennesima occasione persa da parte del capitalismo italiano". Questo il giudizio di Federmanager agli ultimi sviluppi della vicenda Telecom. I dirigenti Telecom, continua la nota di Federmanager, "non si oppongono a soluzioni di mercato specie se vedono protagonisti player globali come AT&T e questo sia per loro cultura e sia perche' ritengono che la loro professionalita' e competenza siano in grado di affermarsi con qualsiasi assetto proprietario ma, nel contempo, non possono non sottolineare i rischi reali che l'azienda ed il Paese possono correre". Ad esempio, sottolineano i dirigenti, "non si possono escludere le eventualita' di scorpori come ad esempio di Tim Brasile" mentre sussiste il rischio di "un progressivo indebolimento dei centri decisionali e di ricerca del gruppo Telecom Italia. Se cio' avvenisse verrebbero penalizzati tutti i lavoratori a cominciare dai dirigenti, quadri e tecnici che da sempre costituiscono l'asse portante dell'azienda".

Gli azionisti diffusi di Telecom Italia "stanno per scoprire se la terza volta e' davvero quella buona". Lo scrive il Wall Street Journal commentando le trattative di AT&T e di America Moviles di Carlos Slim per l'acquisizione del 66% di Olimpia. Secondo il quotidiano infatti gli azionisti sono stati penalizzati nei precedenti passaggi di mano poiche' "non hanno ottenuto premi quando il gruppo Pirelli di Marco Tronchetti Provera ha rilevato il controllo di Telecom nel 2001" ne' quando due anni dopo ha fuso Olivetti con Telecom. "Ora che Tronchetti Provera - continua il Wsj - e' in trattative per cedere una quota quasi di controllo di Olimpia al gruppo americano AT%T e al messicano Carlos Slim gli azionisti dovrebbero chiedersi se non otterranno nulla di nuovo. Di certo non hanno perso la speranza per un accordo migliore. Le azioni Telecom sono salite del 9% ieri". Tuttavia, rileva ancora il quotidiano, gli stessi azionisti "hanno due ragioni per preoccuparsi: la prima e' che non otterranno un'azione del premio di controllo; la seconda e' che AT&T e Slim per giustificare il premio cercano accordi che facciano i loro interessi ma non quelli degli azionisti".

Il Financial Times si interroga sulla questione Telecom Italia. Con l'offerta ricevuta da Pirelli per il 66% di Olimpia (18% di Telecom), Att e America Movil hanno deciso 'di pagare il 30% in piu' del prezzo di borsa di Telecom per avere ciascuno un terzo di Olimpia'. Un premio spiega il quotidiano che banche e Telefonica hanno rifiutato di riconoscere a Pirelli. Tradizionalmente tutte le volte che il controllo di Telecom e' cambiato, l'azionariato diffuso non ha ricevuto alcun premio 'ma questa volta potrebbe andare diversamente'.Per Ft, la questione reale e' 'se Olimpia controlli attualmente Telecom'. Al momento, le banche italiane sono 'sotto pressione per trovare una soluzione italiana'. Poi, Ft ricorda come il presidente di Telecom, Guido Rossi, abbia 'dimostrato la sua indipendenza sollevando obiezioni nei colloqui con Telefonica. Ma sara' anche scettico sulla retorica delle alleanze globali, lui stesso collaboro' alla prima disastrosa allenza Telecom Italia e Att nel 1997'.

Gli analisti di Morgan Stanley hanno rivisto al rialzo il giudizio sul titolo Telecom Italia, a 'equal-weight' da 'underweight'. L'upgrade arriva all'indomani del rally in Borsa, dove ieri le quotazioni sono balzate del 9,55% a 2,34 euro (scambiato il 7,9% del capitale ordinario) dopo la notizia che le trattative tra Pirelli, AT&T e America Movil, per la cessione dei due terzi del capitale di Olimpia, valorizzano le azioni Telecom 2,82 euro.

At&t punta, in tandem con la messicana America Movil, a creare un'alleanza strategica per servire i propri clienti. "At&t vuol comprare solo un terzo di Olimpia - spiega il portavoce del colosso americano, Michael Coe, intervistato dal Messaggero e dal Quotidiano Nazionale - ma non controllarla. A noi interessa una relazione forte con Telecom per estendere i servizi di telefonia a livello internazionale". Le attenzioni del colosso americano sono cadute su Telecom Italia "perche' ha un'ottima presenza in Italia e a sua volta ha clienti multinazionali. Unendo sforzi e tecnologie formeremmo una partnership molto solida". Coe sottolinea in entrambe le interviste che l'offerta di At&t e' "genuina" ed e' arrivata dopo un'attenta analisi.
 
 
 
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