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La battaglia contro i regali ai call center selvaggi si sposta al Senato
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29 ottobre 2009 15:32
 
Anche se un primo risultato e' stato ottenuto, la battaglia contro il regalo agli operatori di telemarketing deve continuare. In commissione Affari costituzionali e' stato ritirato l'emendamento che prorogava la possibilita' di continuare ad utilizzare banche date illegittime, grazie alla quali gestori telefonici e altre aziende, violando il diritto alla privacy, hanno potuto impunemente martellare di telefonate pubblicitarie gli italiani (che non di rado, poi, si trovavano attivati servizi non richiesti).
Ma l'emendamento potrebbe essere ripresentato, quando il provvedimento in cui era contenuto (disegno di legge n. 1784) sara' vagliato dall'assemblea del Senato, il 3 novembre.
La nostra opposizione al provvedimento ha piu' motivazioni:
- La proposta (ora ritirata) prevedeva la proroga di un'infamia, dire a soggetti che si sono comportati come delinquenti "continuate ad agire", non e' degno di uno Stato di diritto.
- Un precedente provvedimento -che legittimava fino al 31 dicembre 2009 l'uso dei dati illegittimamente acquisiti- e' gia' sotto osservazione da parte dell'Ue, che potrebbe aprire un'istruttoria (con potenziale sanzione) contro l'Italia. L'emendamento ritirato allungava ulteriormente la proroga. Il paradosso e' che il disegno di legge 1784 e' uno strumento che, recependo le indicazioni dell'Unione europea, serve ad evitare sanzioni all'Italia: in una stessa legge da un lato si tenta di evitare sanzioni, dall'altra si creano i presupposti per pagarne un'altra in futuro.
- Oltre alla proroga, nelle intenzioni dell'emendamento, che potrebbe essere ripresentato, c'e' una sostanziale modifica del codice della Privacy. Si passerebbe dall'attuale principio opt-in (e' l'azienda che deve chiedere il consenso al consumatore, prima di inviare proposte commerciali), a quello opt-out (l'azienda puo' agire finche' il consumatore non dichiara la propria contrarieta').
Una modifica importante che -nelle intenzioni dei promotori- potrebbe giovare ai consumatori, che sarebbero maggiormente protetti, grazie all'introduzione di un registro in cui inserire i propri dati, qualora decidessero di non essere piu' importunati. Belle le intenzioni.
Ma se questi fossero i propositi, perche' introdurre la novita' in modo surrettizio in un provvedimento che nulla ha a che fare con la materia? Perche' i promotori, visto che hanno a cuore la tranquillita' degli italiani, hanno elaborato un testo che perpetua un regalo ai delinquenti?
Perche' non cominciare a ripulire il settore dando la possibilita' al Garante della privacy di poter pesantemente sanzionare i tanti che hanno violato la legge in tanti anni? Bastava non fare nulla e dal 1 gennaio 2010, il Garante poteva fare cio' che annunciava, in un comunicato stampa del 2 settembre 2008 diceva: la mancata osservanza del divieto dell'Autorità espone anche a sanzioni penali.
 
Per questo e' importante che venga definitivamente stralciato dal disegno di legge 1784 ogni intervento in materia di privacy, non e' questo il veicolo tramite il quale porre fine alla giungla telefonica italiana. Il primo passo e' far applicare le leggi gia' in vigore, perche' introdurre una nuova norma, rivoluzionare tutto, appare (puzza) tanto da: cambiare tutto perche' tutto rimanga immutato.

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