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TRUFFE TELEFONICHE. L'AGCOM CONFERMA LE NOSTRE IPOTESI. ORA SI PROCEDA CON L'INDAGINE PARLAMENTARE CONOSCITIVA
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Comunicato 
4 aprile 2007 0:00
 

Firenze, 4 aprile 2007. L'audizione del presidente dell'Agcom in commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera ha confermato cio' che ci ha spinto a presentare la richiesta dell'indagine parlamentare conoscitiva sugli abusi nel settore della telefonia in Italia. Corrado Calabro' -nell'audizione propedeutica alla attivazione dell'indagine vera e propria- ha ammesso che le inefficienze e i disservizi nel settore della telefonia fissa sono 'una patologia oggi in fase ancora acuta'. Questo, nonostante i tentativi di arginare il problema messi in campo dall'Autorita'.
Come abbiamo ipotizzato nella relazione (nota 1) presentata grazie al vice presidente della Commissione, l'onorevole Marco Beltrandi (Rnp), ci sono cause strutturali che favoriscono attivazioni non richieste di servizi, in particolare quelli legati ai numeri speciali (899, 892, satellitari, ecc.). La causa strutturale e' che gli operatori telefonici, Telecom Italia in primis, incassano una percentuale pari al 30% dei costi addebitati agli utenti, come tra l'altro ha appurato una perizia del tribunale di Genova in una causa contro Telecom Italia.
Il presidente usa termini istituzionali, non parla di dialers e non cita i numeri incriminati. Pero', cio' che accade da anni in Italia e' una vera e propria truffa a danno di migliaia di utenti che hanno trovato addebiti in bolletta per telefonate mai effettuate. Prima con il numero 144. Dopo che questo numero e' stato reso innocuo, le numerazioni speciali a pagamento si sono moltiplicate e, man mano che venivano prese contromisure su un prefisso, immancabilmente nuove numerazioni erano rese disponibili. Si sono susseguiti negli anni i vari 166, 70X, 899, 0878, satellitari e ultimamente 892.
Per far luce definitivamente su questi fatti, affinche' vengano rimosse le cause del problema, occorre che la Commissioni proceda con l'indagine parlamentare conoscitiva. E' presto per dirlo, ma il nostro sospetto e' che i numeri speciali siano serviti a Telecom Italia per mettere delle pezze dorate ai conti dell'azienda.

Domenico Murrone, consigliere Aduc
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