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Il destino di Telecom Italia ... il problema è per gli utenti italiani
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Articolo di Domenico Murrone
9 giugno 2010 11:34
 
 Telecom Italia ieri ha visto le proprie azioni quotate a meno di 0,9 euro. Un dato simbolicamente devastante visto che l'azionista di controllo (Telco) pagò a Tronchetti Provera (il precedente azionista di riferimento) una cifra ben superiore ai due euro per azione. Ma non e' il solo problema per Telecom Italia. Oltre al debito di quasi 35 miliardi di euro, l'assetto societario è complesso e si intreccia con le strategie del socio 'industriale' di Telco, lo spagnolo Telefonica.
Dunque, Telco controlla Telecom Italia, Telefonica controlla Telco.
Sia Telefonica, sia Telecom Italia hanno investimenti rilevanti in Sudamerica. Per Telecom sono gli ultimi investimenti all'estero rimasti. In Argentina, l'intreccio ha provocato carte bollate a non finire. Ora è la volta del Brasile, dove Telecom controlla Tim Brasil, mentre Telefonica, insieme ad un gestore portoghese, controlla un altro gestore mobile.
Ora Telefonica vuole 'disfarsi' del socio portoghese. Se l'operazione andasse in porto, in Brasile si aprirebbero problemi di Antitrust, in quanto due dei principali gestori mobili sarebbero riferibili ad un soggetto 'unico'.
A parte questo, c'è da chiedersi: Telefonica, azionista/concorrente di Telecom Italia, che interesse avrà a risolvere i problemi di Telecom?
Dietro questi scenari industriali-finanziari, ci sono gli utenti italiani che sono obbligati ad avere come gestore di riferimento (Telecom 'assicura' il servizio universale) una società decotta, indebitata e immobilizzata ulteriormente dall'attuale assetto societario.
 
 
 
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