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La Rai impedisce di disdire il canone-imposta sulla tv se non acconsente anche l'ex marito che la picchiava
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Comunicato di Pietro Yates Moretti
4 marzo 2009 0:00
 
La Rai impedisce di disdire il canone-imposta sulla tv se non acconsente anche l'ex marito che la picchiava. E' questo cio' che ci ha raccontato una donna di Pesaro (di cui non possiamo rivelare l'identita') che si e' rivolta all'Aduc per chiedere aiuto.(1) Che la Rai impedisse illegittimamente ai cittadini di disdire il canone e' cosa tristemente nota. Sono moltissimi i cittadini che pur inviando disdetta cosi' come previsto dalla legge, continuano a ricevere lettere minacciose, richieste illegittime di dichiarazioni sostitutive di atto di notorieta' e pretese di canoni successivi e penalita' (2).
Ma nel caso di questa signora, la Rai ha raggiunto livelli di crudelta' degni di un racconto kafkiano. Nonostante la signora abbia ripetutamente spiegato di aver lasciato l'appartamento coniugale e di non essere piu' in possesso dell'apparecchio tv, la Rai ha ogni volta ha risposto che la disdetta non e' valida senza la firma dell'ex marito, con cui la signora e' oggi in causa sia civile che penale. Ovviamente cio' che sostiene la Rai e' falso, perche' e' sufficiente la disdetta con indicazione di chi e' il nuovo possessore dell'apparecchio tv... ma ognuno usa gli strumenti della propria cultura e del proprio senso dello Stato...
Considerato che da anni le nostre denunce sui comportamenti illegali della Rai sono inascoltate dal Parlamento, dal Governo e dall'autorita' giudiziaria (3), non resta che l'arma della solidarieta' fra concittadini per combattere i soprusi. A chi volesse smettere di finanziare una tv di Stato come questa, qui come disdire il canone: clicca qui
 
(1) Qui il testo della lettera della signora di Pesaro:
"Mi sono separata da mio marito quasi due anni fa e con lui sono tuttora in causa sia civilmente che penalmente per gravi fatti di molestie e violenze da parte sua. In conseguenza di cio' mi sono allontanata dalla casa coniugale di proprieta' dei suoi genitori. Ma il canone RAI risultava a me intestato. Ho debitamente scritto alla RAI denunciando la mia situazione e che gli apparecchi atti alla ricezione radiotelevisiva non erano piu' in mio possesso ma che erano rimasti presso l'abitazione del mio ex marito e che quindi il bollettino di pagamento avrebbe dovuto cambiare intestatario. La RAI mi ha risposto che occorreva una dichiarazione firmata del nuovo intestatario perche' questo trasferimento risulti valido. Nel primo semestre del 2008, pagando anche il canone fino a giugno, ho risposto spiegando che non solo ho paura di avvicinarmi a lui per gli episodi successi in passato, ma anche che ogni rapporto e' limitato a richieste tramite avvocati. Inoltre lui si rifiuta di firmarmi la dichiarazione e, anzi, mi invia puntualmente i pagamenti RAI da effettuare che continuano ad essere a me intestati. A questa mia seconda missiva, la RAI ha risposto solo a febbraio 2009 sottolineando che il passaggio di nominativi non poteva avvenire senza dichiarazione del mio ex marito e.... inviandomi pure il sollecito di pagamento del secondo semestre 2008 con relativa mora, quasi come se avesse risposto in ritardo solo per costringermi a pagare sia la mora che il canone 2009! Vi chiedo gentilmente: devo pagare il secondo semestre 2008 (con relativa mora) e il 2009? Come posso non avere piu' il mio nome intestato sul canone RAI di un televisore che non possiedo piu' e che è rimasto in una abitazione in cui non abito più? Grazie".
 
(2) Centinaia di testimonianze su come la Rai impedisce la disdetta: clicca qui
 
(3) Qui tutte le iniziative dell'Aduc: clicca qui 
 
 
 
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