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 ITALIA - ITALIA - Affitto piattaforma satellitare ad altri operatori. Antitrust accetta promesse di Sky: saremo trasparenti
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Notizia 
19 luglio 2010 12:29
 
 L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella sua riunione del 7 luglio 2010 ha deciso di accogliere, rendendoli vincolanti, gli impegni presentati dall’operatore televisivo satellitare Sky per garantire l’accesso di soggetti terzi alla sua piattaforma tecnica. Secondo l’Antitrust, che ha chiuso così l’istruttoria per possibile abuso di posizione dominante, gli impegni sono idonei a promuovere le condizioni per il rispetto del principio di non discriminazione nell’accesso alla piattaforma satellitare.
In particolare:
- le divisioni operative di Sky opereranno alle stesse condizioni di tutti gli altri operatori terzi, senza potere contare su oneri minori;
- verrà data adeguata pubblicità e trasparenza alle condizioni di accesso, per eliminare sin dalla radice la possibilità, da parte di Sky, di disincentivare l’accesso ai concorrenti. Sky si impegna a fornire alle parti la relativa informativa, pubblicata sul proprio sito internet all’interno di un’apposita sezione costantemente e tempestivamente aggiornata, nella quale saranno indicati anche i principali corrispettivi “una tantum” di attivazione, quelli periodici e quelli previsti su base giornaliera in modalità pay-tv e pay-per-view, necessari a garantire la fornitura dei servizi di accesso (wholesale) alla propria piattaforma;
- le procedure per la negoziazione di rapporti contrattuali di accesso con i potenziali operatori dovranno svolgersi in tempi brevi e con scadenze predefinite al fine di evitare che Sky possa adottare tecniche negoziali prolungate nel tempo, di tipo ostruzionistico.
L’istruttoria era stata avviata in seguito ad una denuncia dell’emittente televisiva Conto Tv, la quale lamentava che le condizioni economiche praticate da Sky per l’acquisto dei servizi necessari ad accedere alla propria piattaforma satellitare sarebbero state definite in maniera non trasparente e sarebbero state più onerose rispetto alle condizioni riservate alle proprie divisioni interne. Tali condizioni avrebbero ridotto la capacità di Conto Tv di formulare offerte competitive per l’acquisizione di contenuti di particolare rilievo strategico e commerciale, quali i diritti calcistici, all’interno del mercato della pay-tv.
 
 
 
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