Striscia la notizia (Canale 5) è tornata a parlare degli sprechi di mamma Rai. Pinuccio, attraverso la sua Rai Scoglio24, si è chiesto come mai per recuperare risorse finanziarie l’amministratore delegato, Carlo Fuortes, non si inizi dai 15 milioni di euro pagati dagli italiani attraverso le bollette elettriche ed ancora in mano alle società elettriche.
Ascoltato in commissione di Vigilanza Rai, Fuortes, ha denunciato la criticità della situazione finanziaria della tv di Stato, proponendo di far pagare il canone anche a chi guarda la tivù su smartphone e tablet. Perché, invece, si è chiesto Pinuccio, non si inizia col recuperare quei 15 milioni di euro, in parte già nelle casse delle compagnie elettriche?
Molti italiani pagano il canone in bolletta, ha spiegato l’inviato di Rai Scoglio. Spesso però questi soldi restano bloccati nelle casse delle società elettriche, che ci guadagnano pure sugli interessi. Così, alla Rai devono ancora arrivare 15 milioni di euro, tra quelli di chi non paga proprio e quelli invece già versati dai contribuenti ma non ancora girati alla tv di Stato. Come, del resto, aveva già ribadito l’ex direttore canone e beni artistici della tv pubblica Nicola Sinisi nell’audizione in Vigilanza del 22 giugno 2021: “Se la Rai non guarda alle aziende elettriche commette un errore micidiale. Parliamo di cifre importanti in cui i ritardi di riversamento sono sistemici”.
(Newslettere Agenda del giornalista)
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