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 ITALIA - ITALIA - Annunci. Molti italiani senza banda larga: il Parlamento propone catasto e cabina di regia
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21 aprile 2010 10:36
 
Quasi il 50% delle famiglie italiane non ha internet in casa. Secondo uno studio presentato alla Camera, infatti, in Italia solo il 53% delle famiglie ha un collegamento alla rete, contro una media Ue del 65%, mentre la banda larga in casa è una realtà per appena il 39% dei nuclei (la media europea è 56%). E sono ancora 2,3 milioni gli italiani totalmente privi di copertura o con problemi di accesso alla rete, mentre sono 23 milioni (il 38% della popolazione) quelli esclusi dalla ultra-broadband, che porta la velocità fino a 100 megabit al secondo.
Un quadro non positivo, quindi, anche perchè tra il 2004 e il 2009 gli investimenti pubblici per la banda larga sono stati pari a 1,3 miliardi. Per questo - ha affermato il presidente della commissione Trasporti di Montecitorio, Mario Valducci - parte la "Roadmap per la digitalizzazione del paese", proposta da 'Il futuro della Rete', l'osservatorio sulla diffusione delle reti telematiche promosso dalla presidenza della commissione dopo l'indagine conoscitiva sulle nuove reti di comunicazione.
"È urgente - ha spiegato Valducci - fissare le tappe di una roadmap per la digitalizzazione dei contenuti e dei servizi come volano per la banda larga: il sistema paese non puó piú aspettare. Bisogna discutere e condividere rapidamente tra istituzioni, operatori e società civile la tempistica dello 'switch-off' dalla carta ai contenuti digitali e, in questo senso, la pubblica amministrazione puó dare un contributo virtuoso determinante".
Cinque azioni strategiche, ha evidenziato il presidente della commissione, "sono individuabili da subito". In particolare, bisogna "mettere a sistema tutte le infrastrutture di rete in banda larga necessarie per la competitività del sistema paese".
Poi realizzare il "catasto delle infrastrutture di rete" come strumento di governance. Attivare quindi una cabina di regia Stato-Regioni per mettere a sistema le reti esistenti e coordinare gli interventi futuri, cosí come "è essenziale" definire il piano di investimenti sulla banda larga. Inoltre, occorre individuare regole di sviluppo certe a tutela della concorrenza e degli utenti, e prevedere lo switch-off dei servizi pubblici da cartacei a digitali, rafforzando la domanda di servizi e contenuti digitali.
Proposte subito approvate dal presidente dell'Agcom, Corrado Calabró. "Condivido fortemente - ha detto Calabró - l'idea di una roadmap, anche perchè la digitalizzazione della tv si è fatta solo con una roadmap. Vedremo nei prossimi mesi, io intanto continuo a spingere. Serve un quadro d'insieme - ha aggiunto - con una serie di iniziative coordinate".
"È una proposta molto interessante - ha detto poi il presidente della Cdp, Franco Bassanini - e assolutamente condivisibile. Con la digitalizzazione si riduce la spesa della pubblica amministrazione, si crea domanda di servizi e si favorisce lo sviluppo dell'offerta". E sulla rete di nuova generazione (Ngn), ha ribadito Bassanini, la Cdp "non ha mai escluso un investimento. Se c'è un piano finanziario che dà una certezza di redditività, la Cassa puó investire".
 
 
 
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