testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Antitrust: nessun conflitto di interessi negli atti del Governo; Zanda (Pd): balle, Berlusconi invita a non fare pubblicita' sulla Rai
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
14 gennaio 2009 0:00
 
Non e' stato riscontrato alcun conflitto di interesse negli atti posti in essere fino a questo momento dal Governo. Lo afferma l'Autorita' garante della concorrenza e del mercato nella relazione semestrale relativa al periodo che va da luglio a dicembre del 2008.
Nel documento e' precisato che, "in materia di conflitto di interessi, le verifiche effettuate sugli atti emanati dall'attuale Governo sono state integralmente condotte e concluse gia' durante la fase degli accertamenti preistruttori, principalmente per l'assenza di un collegamento tra l'attivita' governativa svolta dal titolare di carica interessato e il vantaggio economico prospettato".
L'Antitrust si sofferma sulle segnalazioni effettuate dal senatore Luigi Zanda in merito a "un presunto caso di conflitto di interessi del presidente del Consiglio, relativo a sua dichiarazioni concernenti la Rai e alcune societa' quotate in Borsa". L'Autorita' ha archiviato le segnalazioni, considerandole "estranee all'ambito applicativo" della legge sul conflitto di interessi.
Per quanto riguarda la parte relativa ai casi di incompatibilita', sono undici le procedure ancora aperte, a carico di cinque esponenti del Governo, per le quali l'Autorita' garante della concorrenza e del mercato sta valutando una "potenziale incompatibilita'". Per i restanti 61 membri dei 67 membri che costituiscono l'Esecutivo Berlusconi, invece, le procedure sono gia' concluse. Le situazioni indicate dagli interessati come potenzialmente incompatibili, si legge nella relazione, sono state sottoposte a un'analisi preliminare "volta a vagliarne la compatibilita' con l'incarico di Governo". Nei casi in cui i controlli d'ufficio hanno confermato l'esistenza di situazioni potenzialmente incompatibili, ne e' stata data comunicazione agli interessati i quali, in tutti i casi, "hanno provveduto a rimuoverle ancor prima dell'avvio di un formale procedimento istruttorio".
Le conclusioni dell'Antitrust non convincono per nulla il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda.
La relazione semestrale dell'Autorita' garante della Concorrenza 'spiega bene come la legge Frattini sostanzialmente non preveda alcuna sanzione efficace contro il conflitto d'interessi'. Dichiara Luigi Zanda. 'Faccio un esempio. Il presidente del Consiglio, proprietario di Mediaset, a Villa Madama, seduto sulla sua poltrona di capo del governo - spiega Zanda - invita tutto il gotha dell'imprenditoria italiana a non fare pubblicita' sulla Rai. Anche un bambino comprenderebbe che in Italia se un'impresa vuol fare pubblicita' televisiva e non puo' farlo sulla Rai, non gli resta che rivolgersi a Mediaset. A questo punto in uno Stato di diritto - continua Zanda - nei confronti di Berlusconi (contemporaneamente capo del governo e di Mediaset) dovrebbe scattare la tagliola del conflitto d'interessi. Viceversa l'Antitrust ha spiegato come l'invito di Berlusconi a non fare pubblicita' sulla Rai sia un atto 'estraneo all'ambito applicativo della legge'.
Dall'Antitrust arriva quindi una conferma molto chiara della linea che gia' aveva espresso nel 2005 quando il governo Berlusconi aveva destinato risorse pubbliche per incentivare l'acquisto di decoder prodotti dall'azienda di Paolo Berlusconi e non ci fu alcuna sanzione. Oggi come allora l'Antitrust sottolinea le lacune della legge Frattini, affermando sostanzialmente che e' una legge che non serve a nulla nei confronti del conflitto d'interessi del presidente Berlusconi.
Gli italiani - conclude Zanda - lo avevano capito da tempo, adesso lo dice anche l'Antitrust'.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS