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 ITALIA - ITALIA - Banda larga. L'accordo tra gli operatori non c'è
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Notizia 
10 settembre 2010 9:26
 
 Aiip, Fastweb, Wind, Vodafone, Teletu, Tiscali e Welcome Italia, che insieme a Telecom Italia compongono il Comitato Ngn (Next generation network, Rete di nuova generazione) hanno disconosciuto, nel corso della odierna riunione del Comitato, i contenuti delle linee guida per la transizione verso le reti di nuova generazione, resi disponibili sul sito del Comitato e anticipati oggi da alcuni organi di stampa.
Il documento proposto, affermano in una nota, 'non e' in alcun modo rappresentativo di posizioni condivise dai partecipanti al tavolo e quindi rappresenta la posizione personale del Presidente'.
Per questo gli operatori alternativi ritengono che 'il Comitato Ngn non abbia raggiunto gli obiettivi preposti e che pertanto non possa fornire supporto alle decisioni che Agcom sara' chiamata ad assumere sulla definizione dell'assetto regolamentare delle reti Ngn'. Secondo gli operatori alternativi, quindi, la parola deve passare all'Autorita'.
n particolare, secondo il gruppo di operatori telefonici, 'il documento proposto dal Presidente, nella sua versione attuale, esula dagli obiettivi, non illustra l'esito dei lavori finora svolti, e non rappresenta trasparentemente le diverse posizioni espresse da ciascuno degli operatori. Non e' stata altresi' fornita evidenza dei criteri che hanno portato all'adozione delle singole proposte nel caso in cui non vi sia stato trovato accordo tra gli operatori partecipanti al comitato'.
Gli operatori disconoscono in particolare 'l'approccio proposto da Telecom e, ad oggi, presente anche nelle conclusioni del Presidente, sulla differenziazione geografica cui applicare differenti rimedi regolamentari che, paradossalmente, contrasta con la regolamentazione definita dall'Autorita' stessa ed oggi in vigore. A tale approccio peraltro si e' giunti utilizzando il criterio della profittabilita' che confligge con i principi regolatori europei e nazionali vigenti'.
A giudizio degli alternativi, poi, 'le stesse aree geografiche individuate vengono utilizzate per rimuovere i rimedi regolamentari esistenti in capo all'operatore dominante e per attribuire obblighi regolamentari ad operatori non notificati'.
A conclusione della riunione del Comitato e' stato quindi chiesto al presidente Vatalaro di 'rappresentare esaustivamente tutte le posizioni espresse dai diversi operatori al fine di offrire all'Autorita' gli elementi informativi utili a costruire il contesto regolatorio piu' opportuno per la costruzione della rete di nuova generazione'.
Il Comitato Ngn Italia e' stato istituito nel 2009 con il compito di elaborare, su richiesta dell'Autorita', proposte e soluzioni relative a questioni attinenti agli aspetti tecnici, organizzativi ed economici connessi alla transizione alle reti Ngn. Inoltre, e' stata prevista la possibilita' per il Comitato di individuare e sottoporre all'attenzione dell'Autorita' particolari problemi attinenti alla transizione alle reti Ngn.
La missione del Comitato si declina in tre funzioni specifiche: promuovere un quadro condiviso relativo alle definizioni, alle strutture, ai principi operativi e ai modelli riguardanti la transizione alle reti Ngn; definire linee guida per la transizione verso le reti Ngn, sia con riferimento agli aspetti tecnici che a quelli economici; promuovere una posizione comune sulla interoperabilita' e l'interconnessione dei sistemi di rete IP, anche tenuto conto di eventuali accordi gia' posti in essere.
A presiedere il Comitato NGN Italia, aperto a tutti gli operatori del mercato, e' stato chiamato Francesco Vatalaro, Professore Ordinario di Telecomunicazioni presso la Facolta' di Ingegneria dell'Universita' Tor Vergata di Roma.

 
 
 
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