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 ITALIA - ITALIA - Banda larga. Calabrò: il progetto italiano stenta, troppe divisioni tra i gestori
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Notizia 
8 ottobre 2010 17:51
 
 Il tavolo Romani 'e' la piattaforma giusta al momento giusto, ma non ha un compito facile. Il progetto Italia stenta ad affermarsi anche nella visione dei singoli partecipanti al tavolo, che muovono non solo da diverse idee di rete, ma anche in un clima di eccessiva tensione tra gli operatori e di esclusivo interesse per l'utile immediato'. A denunciare le troppe divisioni sulle reti di nuova generazione (Ngn) per internet a banda ultralarga e' il presidente dell'Agcom Corrado Calabro', che sottolinea come 'un modello di sviluppo condiviso per una partnership pubblico-privato agevolerebbe molto il percorso di definizione delle nuove regole per le reti Ngn che l'Agcom si accinge a varare.' Intervistato dal Sole 24 Ore, Calabro' spiega che 'per centrare gli obiettivi dell'Agenda digitale europea sono necessari accordi coordinati a livello nazionale tra operatori di telecomunicazioni, amministrazioni e altri eventuali imprenditori, finalizzati alla progressiva conversione alla fibra di determinate aree territoriali'. Questo 'darebbe al progetto anche prospettive di redditivita' con il carattere di certezza tipico delle utilities e aprirebbe la porta al finanziamento di investitori istituzionali come la Cassa depositi e prestiti'.
Sulla banda larga, Calabro' registra 'segnali interessanti dal mercato per le aree metropolitane, merito anche di Fastweb, che ha avviato per prima la commercializzazione del servizio a 100 mega stimolando Telecom Italia e gli altri concorrenti a imitarla'. Il presidente dell'Agcom si esprime poi favorevolmente su Vodafone, che ieri ha annunciato un piano di investimenti triennale da un miliardo di euro nella banda larga mobile. 'Sono annunci che fanno piacere - dice - ma rimane l'ammontare assolutamente modesto degli investimenti strutturali dell'operatore nella rete fissa'.
Calabro' definisce infine 'polemica strumentale' quella che ha interessato gli aumenti sull'ultimo miglio. 'La manovra, ancora all'esame di Bruxelles, riguarda un aggiustamento tecnico di modesta entita': 33 centesimi di aumento rispetto al 2003'.
 
 
 
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