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 ITALIA - ITALIA - Banda larga in fibra. Gestori alternativi propongono piano: in cinque anni coprire le 15 maggiori città
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Notizia 
7 maggio 2010 16:52
 
 Fastweb, Vodafone e Wind chiedono al governo di avviare il processo per la creazione della societa' per la fibra chiamando al tavolo tutti gli operatori e le istituzioni. I tre operatori hanno presentato a Milano un progetto per dotare l'Italia di un'unica infrastruttura di rete in fibra che riporti il paese tra i leader nel servizio a banda larga. Il piano si basa sulla copertura delle 15 maggiori citta' italiane entro cinque anni con un investimento di 2,5 miliardi di euro. In una seconda fase il piano potra' essere ampliato a coprire le citta' con piu' 20mila abitanti raggiungendo il 50% circa della popolazione italiana con un investimento complessivo di 8,5 miliardi di euro. Fastweb, Vodafone e Wind spiegano nel comunicato che il progetto nazionale "e' aperto a tutti i soggetti pubblici e privati, Telecom Italia inclusa, che vogliano farne parte e l'investimento sara' funzione di tale partecipazione".
Il piano. Il progetto prevede la realizzazione di una unica rete “Fiber To The Home”, in modalità punto-punto, che raggiungerà direttamente le case e le imprese e consentirà connessioni sempre più veloci con prestazioni ed affidabilità superiori all’attuale rete in rame con l’ulteriore vantaggio derivante dai minori costi di manutenzione tipici della fibra.
Il piano si basa – ad oggi - sulla copertura delle 15 maggiori città italiane (10 milioni di persone), entro 5 anni con un investimento di circa 2,5 miliardi di euro ripartito tra tutti gli operatori e le Istituzioni coinvolte. In una seconda fase il piano potrà essere esteso fino a coprire le città con più di 20.000 abitanti, raggiungendo così il 50% circa della popolazione italiana con un investimento totale di 8,5 miliardi di euro.
Il progetto nazionale è aperto a tutti i soggetti pubblici e privati, Telecom Italia inclusa, che vogliano farne parte e l’investimento sarà funzione di tale partecipazione.
Il mercato italiano è in grado di ripagare una sola rete di nuova generazione e la dimensione finanziaria dell’iniziativa richiede necessariamente la concreta disponibilità ad un progetto di condivisione degli investimenti.
L’utilizzo della rete sarà disponibile a tutti gli operatori che ne facciano richiesta, a condizioni eque e non discriminatorie, mentre la commercializzazione dei servizi ai clienti erogabili attraverso il ricorso alla rete in fibra sarà gestita in modo autonomo e indipendente dagli operatori.
Fastweb, Vodafone e Wind si impegnano a partecipare economicamente al capitale della futura società e a migrare tutti i propri clienti sulla nuova rete.
L’iniziativa prevede come prima fase l’avvio immediato di un progetto pilota nell’area della Collina Fleming a Roma, e porterà alla realizzazione di collegamenti interamente in fibra ottica dalla centrale a circa 7.000 abitazioni entro luglio 2010.
La sperimentazione e’ aperta a tutti e mira a dimostrare l’efficienza di una infrastruttura di accesso in fibra con un’architettura all’avanguardia, efficiente, “future proof” e che consente la condivisione tra diversi operatori, favorendo il mantenimento di un contesto concorrenziale con evidenti benefici per i consumatori finali.
L’impegno che Fastweb, Vodafone e Wind intendono assumersi per dotare l’Italia di una nuova rete fissa richiede la realizzazione di specifiche condizioni quali la stabilizzazione degli attuali prezzi per l’utilizzo della rete in rame di Telecom Italia e la conseguente inversione del trend di aumenti che si è registrato negli ultimi due anni, la previsione di misure per agevolare la migrazione dal rame alla fibra della clientela e l’adozione di adeguati strumenti di controllo della replicabilità delle offerte da parte dell’operatore dominante.
Fastweb, Vodafone e Wind chiedono al Governo di avviare il processo per la creazione della Società per la Fibra chiamando al tavolo tutti gli operatori e le Istituzioni.
I tre operatori confidano nel ruolo attivo e propulsivo che avranno le Autorità nell’assumere in tempi rapidi decisioni coerenti per favorire efficienti meccanismi di transizione da rame a fibra e nell’assicurare il nuovo assetto concorrenziale.
 
 
 
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