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 ITALIA - ITALIA - Il calcio sulla tv in chiaro e' in alto mare
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Notizia 
20 agosto 2008 0:00
 
Lasciar perdere l'analogico per "mungere" per bene il digitale a pagamento di Mediaset (terrestre) e di Sky (satellite). Ora che i broadcaster nazionali - a partire da Rai e Mediaset - hanno gettato la maschera mettendo sul tavolo della Lega Calcio offerte per il calcio in chiaro giudicate "offensive", in via Rosellini c'e' chi pensa (o almeno minaccia) di don assegnare il bando degli highlights della Serie A per i prossimi due anni. La Lega, infatti, per quei gol vorrebbe almeno 40 milioni a stagione e in giro non sembra esserci nessuno disposto a fare questo "sforzetto". La Rai si e' detta pronta - tramite il vicedirettore generale Giancarlo Leone - a staccare un assegno da 25 milioni di euro per tutta "la vetrina" del calcio: una quindicina per gli highlights della Serie A; cinque per le fasi finali della Coppa Italia; e altri 5 milioni per gli highlights di B. Il tutto con in omaggio Supercoppa italiana e diritti radiofonici. Altro che saldi.
Una vera e propria svendita rispetto a quei 130 milioni in totale che Matarrese, e il suo nuovo advisor Infront, speravano di mettere in cassa (come minimo) in forza di un prodotto in esclusiva (fino alle 24) e "confezionato su misura". Una svendita per la quale l'assegno della Rai - secondo i ben informati - potrebbe arrivare al massimo a quota 35.
E se la Rai minaccia di mettere a dieta di gol (gratis) i propri spettatori, quelli di Mediaset dovranno rassegnarsi all'anoressia: sembra che il direttore diritti tv del "Biscione", Giorgio Giovetti, non sia certo stato piu' generoso di Leone con i vertici della Lega. Non solo in casa Mediaset non hanno interesse per cinque dei sei pacchetti in vendita, ma hanno anche fatto capire che si accontenterebbero di mandare in onda "Controcampo" su Retequattro alle 23. Un investimento, insomma, da cinque milioni al massimo per un pacchetto che la Lega - udite udite - non vende piu' considerando che l'esclusiva dei gol e' stata estesa alle 24. Insomma, la strada e' tracciata ed e' tutta in salita.
Mediaset il suo "90esimo" c'e' l'ha gia' a pagamento sul digitale terrestre e senza i gol in chiaro ad ingrassare sarebbe proprio il suo digitale premium. D'altro canto la Rai - che non ha rivali nella trattativa - gioca al ribasso guardando ai propri conti in rosso del 2008.
Gli uomini di Murdoch, infine, stanno alla finestra e non sembrano interessati ad allargare ulteriormente i cordoni della borsa (gia' pagano oltre 700 milioni l'anno per la Serie A) per la chiusura del "90esimo minuto" o del "Controcampo" di turno. Appaiono disposti a fare un sacrificio solo nel caso in cui la Lega si decidesse a concedere partite (e non squadre) in esclusiva. Ma esclusive vere, a prescindere dalla piattaforma trasmissiva. Una strada che Sky cerchera' di battere da qui al 2010 - Bruxelles permettendo - quando entrera' in vigore la nuova legge sulla contrattazione collettiva dei diritti tv e scadranno i contratti in essere. Fino ad allora in via Salaria faranno il tifo per il "90esimo" sugli schermi Rai. (Gianluca Vacchio - Il Velino)

 
 
 
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