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 ITALIA - ITALIA - Diritti d'autore e Internet: come la vedono Maroni, Fimi, Agorà digitale e Confindustria
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Notizia 
20 aprile 2010 11:27
 
'Non passo mai una giornata senza musica. La ascolto al ministero, in aereo con l'iPod e, a volte, la scarico gratis dalla Rete'. Lo dice il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, in un'intervista a Panorama. 'Quest'ultima abitudine vuole essere una provocazione, perche' credo che la soluzione non sia quella francese di tagliare il collegamento a chi scarica illegalmente canzoni. La soluzione e' creare un sito protetto, sicuro e legale, dove i ragazzi possano scaricare brani i cui diritti d'autore sono garantiti dall'intervento di uno o piu' sponsor. Questa e' la via maestra per tutelare sul serio i diritti di tutti'.
'Il ministro dell'Interno dovrebbe valutare che vi sono in gioco posti di lavoro e ricavi per lo Stato a causa della pirateria digitale. Chi ruba in un negozio viene sanzionato, non si capisce perche' in rete dovrebbe farla franca': cosi' la Fimi, la federazione dell'industria musicale italiana, risponde al ministro Maroni che oggi ha detto di 'scaricare gratis dalla Rete'.
No alla criminalizazzione del 'file sharing' per usi non commerciali e, quindi, no alla legge Urbani. Parlamentari, accademici, giornalisti e giuristi si rivolgono con un appello al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che in una recente intervista aveva ammesso di 'scaricare' musica dalle Rete e si era detto contrario alla politica di disconnessione dei cittadini dal Web.
La lettera-appello e' firmata da parlamentari di entrambi gli schieramenti, tra cui Marco Beltrandi (Radicali), Roberto Cassinelli (Pdl) e Vincenzo Vita (Pd), da giornalisti, da docenti universitari e da associazioni che si battono per la liberta' di Internet, come quella la radicale Agora' Digitale e il Movimento ScambioEtico.
'Non si sentiva il bisogno di un intervento del Ministro degli Interni per incoraggiare i pirati a svolgere la loro attivita' che in un solo anno ha provocato alle industrie creative una perdita di 185.000 posti di lavoro'. Lo dice Confindustria cultura Italia, commentando la le dichiarazioni di Maroni che qualche giorno fa aveva ammesso di scaricare gratis musica dalla rete. 'Solo in Italia, che e' all'avanguardia nell'illegalita', i posti di lavoro perduti sono stati 22.400', fa notare l'associazione di cui fanno parte Afi, Agis, Aie, Anes, Anica , Apt, Fimi, Pmi e Univideo. Ma 'cio' che ancor piu' preoccupa e' che alla provocazione del Ministro Maroni e' seguito un assordante silenzio'. Oggi, prosegue il comunicato, 'l'Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni ha finalmente iniziato un importante lavoro di analisi e di approfondimento del diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica.
Confindustria Cultura Italia appoggia questo impegno e accanto ad essa si schierano FAPAV, FPM, AIDRO, che da anni lavorano sul campo per la formazione e il contrasto di tutte le forme di pirateria. Siamo convinti che per costruire una buona policy e progredire in una societa' civile non servono battute ad effetto, ma serieta', conoscenza e approfondimento su materie molto delicate per la vita materiale di tante persone'.
 
 
 
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