testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Dopo 100 ricorsi si chiude il caso di Europa 7, per undici anni messa fuori onda da Retequattro
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
8 aprile 2010 18:27
 
Si chiude dopo quasi undici anni e circa 100 ricorsi il caso di Europa 7, la tv che aveva ricevuto la concessione per trasmettere ma che non aveva mai ottenuto le frequenze per farlo. E il progetto di andare in onda, ritenuto da molti una chimera, diventa concreto da giugno. Parola del suo fondatore Francesco Di Stefano che oggi, insieme al viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani, ha illustrato l'accordo che prevede l'assegnazione all'emittente oltre che del canale 8 in Vhf, gia' attribuito ad Europa 7 nel 2008, anche di altri canali aggiuntivi, o meglio 'integrativi', che si renderanno disponibili man mano che la digitalizzazione del segnale televisivo sara' una realta' nelle diverse aree del paese.
'Di Stefano giudicava inadeguato il solo canale 8 per trasmettere - ha spiegato Romani - l'accordo siglato prevede dunque che oltre a quello siano assegnati ad Europa 7 altri canali per poter trasmettere anche laddove il canale 8 non ha copertura. Non e' stato facile arrivare ad una copertura tecnica adeguata ma ci siamo riusciti. La soluzione del 'caso' Centro Europa 7 si inserisce nella conclusione della procedura di infrazione aperta dall'Europa nei confronti dell'Italia che per noi si chiude con la gara per il dividendo digitale realizzata in beauty contest di cui l'Agcom deve fare il regolamento e il ministero il disciplinare'.
L'accordo prevede che le risorse aggiuntive concesse all'emittente di Di Stfano non possono essere alienate fino alla chiusura del processo di digitalizzazione e quindi nel 2012.
A favorire l'accordo anche 'l'ottimo rapporto personale' tra Di Stefano e Romani cui l'imprenditore televisivo da' atto di essersi fatto carico del problema 'su cui negli anni non hanno fatto il proprio dovere ne' le istituzioni, ne' i giudici o la Corte europea. Lo ritengo quasi un miracolo - prosegue Di Stefano - anche perche' tutti pensavano che volessimo prendere i soldi mentre noi abbiamo sempre voluto solo fare la tv'.
'Certo l'accordo giunto dopo undici anni non ci consente di fare quello che avremmo fatto nel '99 con lo spazio che c'era allora, ma abbiamo un progetto su cui stiamo lavorando e che illustreremo ai primi di maggio'.
L'accordo che da' la possibilita' all'emittente di partire con l'80% di copertura del territorio (anche se ancora non e' deciso se il debutto avverra' con il segnale analogico o con il digitale) chiude l'ultimo capitolo della infinita sequenza di ricorsi di Europa 7: quello promosso dall'emittente al Tar contro il provvedimento con cui, a dicembre 2008, il ministero dello Sviluppo economico aveva assegnato all'emittente il canale 8 in banda Vhf (proveniente dalla ricanalizzazione di Raiuno) considerato dall'emittente insufficiente per la copertura del territorio.
Di Stefano e' 'abbastanza' soddisfatto perche', spiega, 'la vicenda si chiude cosi' come si poteva. Di fatto esiste una sentenza in base alla quale Retequattro doveva essere spenta. E invece e' ancora accesa'.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS