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 ITALIA - ITALIA - Internet ed editoria nel rapporto del Censis
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Notizia 
3 dicembre 2010 10:17
 
La maggior parte degli italiani non si stente sicuro nell'utilizzo di Internet e chiede che l'accesso alla rete sia libero e gratuito. E' quanto emerge dal 44/o rapporto annuale del Censis, che nel capitolo su 'Comunicazione e media' esamina il rapporto degli italiani con le nuove tecnologie e con l'informazione.
Solo il 43% degli utilizzatori del web dice pienamente fiducioso in merito alla sicurezza delle transazioni on line, un dato nettamente piu' basso del 58% rilevato a livello europeo.
Sono numerosi gli utenti che hanno riscontrato problemi nella navigazione da casa. Al 58% e' capitato che il proprio computer fosse infettato da virus (la media europea e' al 46%), l'8% si e' imbattuto in incidenti relativi alla violazione della privacy, mentre il 2% e' stato vittima di phishing. Per proteggersi, il 96% di chi naviga in rete si e' dotato di tecnologie standard per la sicurezza, come antivirus e firewall, ma, nonostante cio', ben il 55% (contro una media europea del 42%) evita le transazioni finanziarie on line.
Il Censis ha verificato, inoltre, che per il 64,2% del campione la forza della rete sta proprio nella piena liberta' dell'utente, che verrebbe incrinata dalla richiesta di corresponsioni in caso di accesso ad alcuni specifici siti.
Quasi un quarto degli italiani e' pero' favorevole al superamento dell'opzione 'tutto gratis'. Il 14,9% si dice disposto ad accettare il meccanismo dei micropagamenti dei contenuti, per tutelare il copyright (tra i laureati il consenso sale al 20,1%). Secondo l'11,8%, infine, Google e gli altri aggregatori di notizie dovrebbero condividere i loro profitti con i produttori di contenuti.
Il Censis rileva poi che 'la cattiva informazione smorza l'audience'. Da settembre 2009 a giugno 2010 i telegiornali nazionali sono passati da 18.333.000 a 14.968.000 telespettatori ed a diminuire in misura maggiore e' stato l'ascolto del Tg1 e del Tg5. Sul pluralismo, citando i dati Agcom, il Censis precisa poi che il pendolo dell'informazione si e' inclinato molto piu' da una parte che dell'altra. A settembre 2010 i notiziari Rai hanno dedicato 7 ore e 51 minuti al Pdl e 5 ore e 10 minuti al Pd, mentre le reti Mediaset hanno dedicato 5 ore e 48 minuti al Pdl e 2 ore e 38 minuti al Pd. Secondo Accertamenti diffusione stampa, infine, tra giugno 2009 e giugno 2010 tutti i principali quotidiani nazionali (fatta eccezione per 'Il Giornale') hanno perso terreno.
Per quanto riguarda il mercato libraio, il Censis ricorda che l'Associazione degli editori prevede per fine 2010 una quota di mercato per gli e-book dello 0,1%, triplicata rispetto a dicembre 2009. Da dati emerge, inoltre, la flessione del mercato editoriale nel suo insieme (-7,1% tra il 2006 e il 2009, -5,3% dal 2008 al 2009) e nel contempo la forte crescita delle vendite on line, che rappresentano il 21,7% del mercato digitale (+94,4% tra il 2006 e il 2009, +11,9% tra il 2008 e il 2009).
 
 
 
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