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 MONDO - MONDO - Italia 120a al mondo per prontezza/capacita' del governo in tecnologie dell'informazione e della comunicazione
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Notizia 
26 marzo 2010 12:08
 
L'Italia perde tre posizioni e scende dal 45/o al 48/o posto nell'ultima classifica del Global Information Technology Report sull'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Ict). L'Italia e' preceduta da tutte le maggiori potenze economiche, dagli Usa al Giappone alla Cina, ma anche da Paesi quali Malaysia, Tunisia e Montenegro. In cima alla graduatoria 2009 - pubblicata dal World Economic Forum (Wef) - e' quest'anno la Svezia, seguita da Singapore, Danimarca (prima l'anno scorso), Svizzera, Usa, Finlandia, Canada, Hong Kong, Paesi Bassi e Norvegia.
Gli Stati Uniti sono scesi di due posizioni al quinto posto su un totale di 133 Paesi, la Germania e' 14/a, la Francia 18/a ed il Giappone 21/o, mentre la Cina (al 37/o posto) e l'India (43/o posto) continuano a salire, rispettivamente di 9 e 11 posti.
Come gia' negli anni scorsi, l'Italia non fa bella figura con un punteggio di 3.97 punti (contro 4.16 l'anno scorso e contro i 5.65 della Svezia). E' inoltre appena 39/o su 46 nella classifica dei Paesi ad alto reddito. La graduatoria del Wef - famoso per l'organizzazione annuale dell'incontro di Davos - e' stilata in base al Networked Readiness Index, indice elaborato per misurare la capacita' e la preparazione di un Paese ad usare le Ict da tre punti di vista: il contesto economico, normativo e delle infrastrutturale, il livello di disponibilita' e preparazione a utilizzare le Ict e a trarne vantaggio dei tre principali soggetti (individui, imprese e governo), nonche' l'effettivo utilizzo delle Ict piu' avanzate.
I punti deboli dell'Italia non sono cambiati rispetto agli anni precedenti e sono in primo luogo il peso delle regolamentazioni - commenta Irene Mia, senior economist del Global Competitiveness Network presso il Wef e coeditore del rapporto - l'assenza di visione delle autorita' per le Ict. Ed e' cosi' che l'Italia risulta ad esempio 84/a per il contesto politico normativo e 120/a per il livello di prontezza/capacita' del governo in materia di Ict: la 'readiness' del settore privato e' invece al 45/mo posto e per gli individui al 51/mo. Il settore privato italiano ottiene invece un buon voto e si piazza 25/mo posto nell'indice che misura l'utilizzo effettivo delle Ict: per questo specifico indice il governo e' a quota 87 e i cittadini al 36/mo.
 
 
 
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