La libertà di stampa si è ridotto in tutto il mondo per l'ottavo anno consecutivo nel 2009. Solo una persona su sei vive in paesi con una stampa libera, solo l'area Asia-Pacifico ha mostrato segni di miglioramento lo scorso anno. Le più grandi battute d'arresto sul fronte della libertà di stampa sono state in America Latina e nell'ex Unione Sovietica. È il succo della relazione di Freedom House, Ong statunitense.
"Quando la Guardia rivoluzionaria iraniana tortura un giornalista, o le autorità comuniste in Cina imprigionare un blogger, o elementi criminali in Russia assassinano un altro reporter investigativo, viene inviato un messaggio chiaro: ogni persona che lotta per i diritti fondamentali è vulnerabile", ha dichiarato Jennifer Windsor, direttore esecutivo di Freedom House.
Karin Karlekar, direttore responsabile dello studio, ha detto che mentre la libertà di stampa si è ampliata negli ultimi anni del 20imo secolo in molte aree, agli inizi del 21imo c'è stata una contrazione. "Purtroppo, i cambiamenti positivi visti nei decenni precedenti non sono stati consolidati".
I governi come Cina, Russia e Venezuela hanno sistematicamente invaso quello che era l'ambiente relativamente libero di Internet, dice il rapporto, intitolato "Freedom of the Press 2010", con la Rete, in questi paesi, inondata da atteggiamenti nazionalisti anti-occidentali.
La maggior parte dell'Europa centrale e orientale ha subito un modesto calo delle libertà dei media. La Russia rimane uno dei più repressivi del mondo e gli ambienti pericolosi mezzi di comunicazione, dice il rapporto.
In Medio Oriente, l'Iran ha registrato la flessione più forte della regione, dopo le viziate elezioni presidenziali.
Al contrario, la relazione ha rilevato, in Israele un miglioramento dell'ambiente, dopo le restrizioni imposte all'inizio del 2008 in occasione della guerra a Gaza.
Nelle Americhe, il calo più significativo della libertà di stampa sono rilevati in Messico e Honduras, ma problemi ci sono in Ecuador, Nicaragua e Venezuela.
Nella regione Asia-Pacifico il miglioramento c'è stato in Bangladesh e Bhutan, tra gli altri paesi. Anche se la regione è anche la 'patria' di tre paesi, con alcuni dei peggiori record sulle limitazioni alla libertà di stampa: Corea del Nord, Birmania e Cina.
Il rapporto individuato i 10 paesi peggiori in termini di libertà di stampa.
Essi sono, in ordine alfabetico, Bielorussia, Birmania, Cuba, Guinea Equatoriale, Eritrea, Iran, Libia, Corea del Nord, Turkmenistan e Uzbekistan. In questi Stati, i media indipendenti o sono inesistenti o appena in grado di operare, dice il rapporto.