Doveva essere la data "potremo presentare un grande progetto Paese" dichiarò all'inizio di luglio il viceministro Paolo Romani, e invece ... l'ultima tappa del tavolo tecnico sulla rete di nuova generazione tra operatori e ministero dello Sviluppo sotto la guida di Romani è stato interlocutorio. Il tavolo di non ha portato a passi avanti sostanziali nella direzione di un accordo tra le varie società, Telecom da un lato e gli operatori alternativi dall'altro, Wind, Vodafone, Fastweb e Tiscali.
Secondo quanto si apprende, riporta l'agenzia Apcom, il viceministro Romani, potrebbe riconvocare i numeri uno delle compagnie per fare il punto sulle discussioni di queste settimane, il 27 o 28 luglio prossimi. Tra i temi su cui ancora la discussione resta tutta aperta c'è quello legato a dove cominciare nella condivisione delle infrastrutture passive, discorso a cui sarebbe limitata un'intesa che al momento non c'è. Al prossimo tavolo dunque i leader delle società di tlc faranno il punto sulle analisi tecniche svolte con il viceministro Romani.
Altre fonti, agenzia Radiocor, riportano indiscrezioni più ottimistiche: sono stati fatti nuovi passi avanti dal punto di vista tecnico verso la condivisione delle infrastrutture passive, cioe' cavidotti e fibra spenta. L'accordo tra Telecom e gli operatori alternativi verte, almeno per ora, sicuramente sulle aree bianche, cioe' quelle zone a fallimento di mercato dove non e' conveniente investire e parte delle grigie, cioe' quelle scarsamente redditizie. Nei prossimi giorni si procedera' a limare l'intesa in vista del prossimo appuntamento tra il viceministro Paolo Romani e i vertici delle aziende che si dovrebbe tenere la settimana prossima.