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 ITALIA - ITALIA - Passaggio alla tv digitale anticipato al 2010: governo e Agcom ci provano
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Notizia 
2 luglio 2008 0:00
 
Sia il governo che l'Autorita' per le Comunicazioni puntano ad anticipare il completo passaggio dalla tv analogica a quella digitale in Italia, ora previsto per la fine del 2012.

"Entro il 9 di settembre presenteremo un piano per la completa digitalizzazione del territorio nazionale - ha annunciato il sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni Paolo Romani - come previsto dalla legge recentemente approvata dal Parlamento. In quel documento saranno definite le aree e la tempistica dei vari 'step' che porteranno al passaggio dall'analogico al digitale. Credo che dopo aver fatto questo lavoro si potra' decidere una data per lo switch off che sia prima del 2012. In questo momento rischiamo di essere gli ultimi in Europa, posizionandoci alla fine della 'forchetta' temporale indicata dalla Ue".

L'ipotesi potrebbe essere quella di 'tagliare' due anni fissando il termine alla fine del 2010. Romani avvalora questa tesi sottolineando che la Spagna ha fissato questa data per il suo switch off e quindi "se non vogliamo perdere anche su questo fronte, dopo averlo fatto calcisticamente, dobbiamo fare meglio di loro". Anche per il presidente dell' Agcom "il 2012 e' una data troppo lontana. Se il 2006 era una data illusoria per lo switch off e il 2008 era ancora troppo ravvicinato, il 2012 e' troppo lontano. Stabilire una nuova data, comunque, spetta al governo".

Per Calabro' si potra' comunque fare "una valutazione congrua quando buona parte del territorio sara' digitalizzata". Quel che e' certo e' che "il sistema Sardegna e' quello giusto e va applicato a tutta l'Italia. Una digitalizzazione per aree regionali che permetta un passaggio alla nuova tecnologia senza traumi". Anche per Romani il 'modello' Sardegna e' stato "un esperimento assolutamente positivo, anche se dobbiamo attendere il 31 ottobre" data dello spegnimento dell'analogico in tutta l'Isola. Subito dopo tocchera' alla Val D'Aosta, poi alle province di Torino e Cuneo, al Trentino e all'Alto Adige, a cui in autunno si potrebbe aggiungere l'area urbana di Roma.
Romani ha annunciato che il passaggio successivo dovrebbe riguardare poi 'la grande Lombardia, quella macro-area - ha spiegato il sottosegretario - che va da Alessandria a Verona e che coinvolge 12 milioni di italiani'. Una volta digitalizzata un'area cosi' vasta il resto d'Italia dovrebbe seguire senza problemi, permettendo quindi un'accelerazione dello switch off rispetto ai tempi finora definiti.

La strada indicata dal sottosegretario e' comunque quella seguita in Sardegna; "un'intesa condivisa sulla ripartizione delle frequenze digitali raggiunta al tavolo con gli operatori con la mediazione dell'Autorita'".
 
 
 
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