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 ITALIA - ITALIA - Sky-Rai. Viceministro Romani: la rottura non dipende dalla politica
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Notizia 
11 agosto 2009 0:00
 
'Piu' che una scelta politica mi sembra un'ovvia strategia industriale che tiene conto degli investimenti economici'. Cosi' il viceministro alle Comunicazioni, Paolo Romani, interviene sul Corriere della sera, rispondendo all'editoriale di Aldo Grasso (la Rai fa il gioco di Mediaset, in sintesi) sulla scelta della Rai di 'scendere' dalla piattaforma satellitare di Sky per favorire il concorrente Mediaset.
'La pay tv - sottolinea Romani - e' un mercato in pieno sviluppo e dove anche la Rai potra' e dovra' essere presente.
L'attuale contratto di servizio consentirebbe alla Rai, a livello sperimentale e sotto il controllo del ministro, di sviluppare la pay tv, senza pero' ridurre il servizio pubblico. Cio' sara' possibile grazie alle maggiori capacita' trasmissive del digitale e con il nuovo contratto di servizio seguendo la tendenza europea. Stiamo ponendo le basi di un mercato sempre piu' concorrenziale, anche fra diverse piattaforme, a vantaggio degli utenti che potranno accedere a maggiori servizi a costi inferiori'.
'Del tutto errato e' - prosegue Romani - parlare di 'potenziamento del digitale terrestre con soldi pubblici'.
L'attivita' del governo e' tesa alla diffusione della tv digitale, in piena neutralita' tecnologica'.
'La Rai e' tenuta a trasmettere su tutte le piattaforme tecnologiche, non e' tenuta a essere presente su tutte le offerte commerciali presenti sulle diverse piattaforme.
Ritengo fosse un passo dovuto da parte del servizo pubblico offrire la propria programmazione interamente e gratuitamente sul satellite per coloro che non hanno la copertura del segnale digitale terrestre'. Per il viceministro quindi 'l'eventuale discesa da Sky si basa su scelte aziendali, che non intendo commentare e che ha spiegato ampiamente il direttore generale Masi'.
 
 
 
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