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 ITALIA - ITALIA - Squilibrio Tg Rai. Articolo 21: l'Agcom vada oltre generico richiamo e altre reazioni
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20 ottobre 2008 0:00
 
L'associazione Articolo21 chiede all'Agcom di andare "oltre il generico richiamo" alle televisioni pubbliche e private sulle disparita' di spazi concessi a forze politiche e governo, per "ripristinare la legalita' violata". Lo afferma il portavoce di Articolo21, Giuseppe Giulietti, ricordando che "il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in piu' occasioni, ha richiamato l'attenzione sulla necessita' di tutelare e rafforzare il pluralismo editoriale ed informativo. Alcuni giorni fa ha addirittura avvertito la necessita' di sottolineare l'importanza della presenza delle voci delle diversita' politiche e sociali, con particolare riferimento ai gruppi esclusi dall'attuale parlamento".
"I dati forniti dall'Agcom vanno invece nella direzione diametralmente opposta -prosegue Giulietti- Ci sono forze politiche quali i Radicali, i Socialisti , l'Udc, l'intera Sinistra Radicale quasi totalmente escluse dalla rappresentazione mediatica. Si tratta di una vera e propria alterazione della vita democratica. Per queste ragioni l'Associazione Articolo21 chiedera' in modo formale all'autorita' di garanzia di andare oltre il generico richiamo e ripristinare la legalita' violata".
"Ci auguriamo, infine, che l'Autorita' voglia finalmente promuovere anche un osservatorio capace di rilevare la presenza dei diversi soggetti sociali e delle diverse questioni affrontate dai TG e le Reti. Si potrebbe cosi' facilmente scoprire che il ministro Gelmini ha parlato cento volte di piu' di tutti gli insegnanti e di tutti gli studenti che stanno protestando contro i suoi decreti. Si potrebbe inoltre rilevare -conclude Giulietti- come il solo delitto di Perugia abbia avuto piu' spazio e piu' rilevanza di decine di morti nei cantieri".

"I dati forniti dall'Autorita' garante delle telecomunicazioni forniscono un quadro desolante sul livello di equilibrio dei tg del servizio pubblico della Rai". E' quanto afferma Marco Di Lello, coordinatore della segreteria del Partito socialista: "Dei partiti cosiddetti minori non c'e' quasi traccia". Al Ps, ad esempio, i tg Rai a settembre- rileva Di Lello- "hanno complessivamente dedicato 3 minuti e 22 secondi".
Polemizza il socialista: "Ieri sera, ascoltare il compiaciuto commento del Tg1 a proposito della sua supposta obiettivita' ed del suo presunto equilibrio informativo aveva un che di surreale al punto che l'attonito spettatore- ironizza- avrebbe potuto a buon diritto domandarsi se stava assistendo all'edizione serale del primo telegiornale italiano o a un'edizione speciale di 'Scherzi a parte'". Insomma, conclude Di Lello, "ci auguriamo che gli inviti del capo dello Stato rivolti in questi giorni ai vertici delle testate giornalistiche del servizio pubblico riescano a sortire qualche risultato apprezzabile".

'Anche il Financial Times si occupa dell'anomalia italiana. Dopo i dati ufficiali dell'Agcom, che chiede di riequilibrare i Tg di Mediaset e il Tg2, oggi anche i media internazionali si accorgono del 'trattamento nordcoreano' riservato al premier Berlusconi e al suo governo'. Cosi' Vinicio Peluffo, deputato Pd e componente della Vigilanza Rai, commenta le critiche del Financial Times e i dati ufficiali dell'Autorita' per le garanzie nelle Comunicazioni che documentano lo squilibrio nei tg a favore del governo.
'Non e' forse il caso - afferma Peluffo in una nota - che l'informazione delle reti Mediaset rappresenti in maniera finalmente plurale il dibattito politico? Non e' forse il caso, finalmente, di rendere operativa la commissione parlamentare di Vigilanza? Forse per Tg4 e Studio Aperto ci vorra' piu' tempo, ma per un organismo istituzionale come la commissione di Vigilanza non e' piu' lecito aspettare: che la maggioranza di centrodestra interrompa l'ostruzionismo - conclude l'esponente del Pd - e consenta finalmente di eleggerne il presidente'.

"Chi critica Fazio (della trasmissione Che tempo che fa) che invita Veltroni, finge di non vedere che per due settimane consecutive la Pdl fara' il pieno la domenica pomeriggio, sulle reti commerciali. Ma questa resta una pagliuzza rispetto alla trave dei dati dell'agcom di ieri sullo squilibrio tra maggioranza e opposizione in tutti i tg, con alcune clamorose esagerazioni sotto gli occhi di tutti". Lo afferma in una nota Roberto Rao, capogruppo Udc in Commissione di Vigilanza Rai.
"Sarebbe pero' il caso che tutti avessero maggior pudore e soprattutto riflettessero con attenzione sui dati agcom che, oltre a rilevare il netto predominio del governo e della maggioranza nei principali tg, segnalano anche una forte spinta bipartitica da parte dei tg in favore di Pdl e Pd. Cio' che non e' riuscito con le elezioni dello scorso aprile si cerca di fare tramite i media, nonostante piu' di un italiano su tre non si riconosca nel finto bipartitismo Pdl e Pd", conclude.

 
 
 
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