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 ITALIA - ITALIA - Stasera il digitale terrestre esordisce a Roma, timori sui disservizi. Tv e radio locali molto critici
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Notizia 
15 giugno 2009 0:00
 
Avverra'  stanotte il primo passaggio al digitale terrestre nel Lazio. In sostanza Rai2 e Retequattro saranno visibili solo per chi avrà un decoder da collegare alla presa Scart del televisore, quella a cui si attacca il videoregistratore, o in alternativa una tv con ricevitore Dt integrato. L'operazione, che ha già riguardato la Valle d'Aosta, il Piemonte e il Trentino sbarcherà domani nel Lazio, nella provincia di Roma e quasi in tutta la regione, ad eccezione di alcuni comuni soprattutto nelle province di Viterbo, Rieti e Frosinone. Successivamente, fra il 16 e il 30 novembre 2009, verrà spento il segnale analogico di tutti gli altri canali presenti sul territorio e sarà possibile ricevere tutta l`offerta televisiva terrestre gratuita esclusivamente in digitale, processo che riguarderà in varie tappe tutta l'Italia per arrivare a completamento nel 2012.
E` possibile consultare la lista dei comuni laziali coinvolti sul sito del ministero dello Sviluppo economico - dipartimento per le Comunicazioni (www.decoder.comunicazioni.it) e sul sito www.laziodigitale.tv.
Al momento 7 famiglie su 10 sono pronte ad 'accogliere' la nuova tecnologia televisiva. Secondo i dati di Dgtvi - l'associazione degli editori che promuove la diffusione del digitale (tra cui ci sono Rai, Mediaset e Telecom Italia Media) - nella Regione 5 famiglie su 10 hanno già il decoder, mentre 2 famiglie su 10 possono vedere i programmi in digitale attraverso il satellite o l'Iptv, la televisione via internet. Da domani quindi, il 70% dei nuclei familiari potrà continuare a vedere Rai2 e Retequattro. In totale la popolazione coinvolta è di 4.500.000 di persone, di cui 2.700.000 nella sola provincia di Roma.
Oltre ai timori sui problemi di ricezioni, non mancano critiche di fondo all'intera operazione Digitale terrestre.
Sul passaggio al digitale terrestre, con lo switch over di Raidue e Retequattro a Roma e nel Lazio che scattera' questa notte, circolano 'trionfalismo e notizie inesatte': e' l'accusa del Conna, il Coordinamento nazionale nuove antenne, associazione di radio e tv locali.
Il presidente del Conna, Mario Albanesi, in una nota definisce una 'bugia' l'affermazione secondo la quale 'la tv si vedra' meglio riducendo l'inquinamento da radiofrequenza', perche' 'per migliorare quella che sara' una situazione molto difficile di ricezione sara' necessario aumentare il numero e la potenza degli apparati di trasmissione'. A suo giudizio, 'gli unici vantaggi che non sono stati dichiarati' sono 'la volonta' di taluni di imporre la televisione a pagamento; la divisione delle frequenze rimaste forzatamente libere fra i vari utilizzatori principalmente telefonici; risolvere definitivamente il problema di Retequattro; tacitare la rete televisiva Europa 7'.
'L'emittenza locale - conclude Albanesi - sara' colpita mortalmente per le difficolta' di investimenti e soprattutto per la difficile (in certi casi impossibile) sintonizzazione'.

 
 
 
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