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 ITALIA - ITALIA - Tv. Sky denuncia l'ostruzionismo e l'Antitrust mette 'sotto inchiesta' l'Auditel
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Notizia 
9 novembre 2009 18:09
 
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 5 novembre 2009, ha deciso di avviare un’istruttoria per verificare se la società Auditel abbia abusato della posizione dominante detenuta nel mercato della rilevazione dei dati di ascolto televisivo in Italia.
Il procedimento, avviato alla luce di una denuncia presentata da Sky Italia, dovrà verificare se la società abbia assunto un atteggiamento dilatorio o ostruzionistico nei confronti delle proposte avanzate da Sky per migliorare la rappresentatività dei dati rilevati. Si tratta di dati che rivestono un ruolo cruciale nelle scelte strategiche e commerciali delle imprese attive nel mercato della raccolta pubblicitaria sul mezzo televisivo e nel mercato della pay tv.
Secondo la denuncia Sky ha proposto al Comitato Tecnico di Auditel sia la diffusione dei dati di ascolto giornalieri dei canali televisivi distinti per ciascuna piattaforma (analogica, digitale, satellite, IPTV), sia la diffusione giornaliera dei dati relativi alla voce “altre digitali terrestri”.
Le proposte di Sky sarebbero state ostacolate, nell’ambito delle riunioni del Comitato Tecnico di Auditel, senza giustificazioni obiettive e non sarebbero state neppure sottoposte all’attenzione del Consiglio di Amministrazione, dove Sky non è rappresentata non possedendo quote del capitale sociale.
Secondo Sky i comportamenti denunciati si inquadrerebbero in una condotta di Auditel a favore di Rai e Mediaset, volta a contrastare o ritardare iniziative ed innovazioni in grado di assicurare una migliore accuratezza e affidabilità dei dati di audience, in modo da ostacolare lo sviluppo di nuove piattaforme televisive, tra cui in particolare il satellite.
Secondo l’Autorità eventuali ostacoli all’introduzione di metodologie di diffusione innovative renderebbero il sistema di rilevazione inadeguato a cogliere lo sviluppo di nuove offerte televisive, a detrimento dei nuovi operatori e delle nuove piattaforme. Tali comportamenti potrebbero avere l’effetto di alterare le corrette dinamiche competitive nei mercati della raccolta pubblicitaria su mezzo televisivo e della pay tv. Una più accurata diffusione dei dati di ascolto potrebbe, in ultima analisi, avvantaggiare indirettamente i consumatori in termini di qualità e varietà dell’offerta televisiva.
 
 
 
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