Buonasera,
ho stipulato un contratto con Tiscali nel lontano 2007 (adsl fisso + voce a consumo)
A maggio 2014, a seguito dei miei solleciti per il disservizio (problemi di linea/adsl), nel momento in cui ero pronto per lasciare la compagnia, la società Tiscali mi offre una modifica contrattuale, ovvero il tutto incluso a € 32.50 per 5 anni.
Esattamente a marzo 2016 decido di lasciare la compagnia, previo sempre solleciti per problemi di linea, passando ad altro operatore.
Premetto che avevo anche pagato il bimestre anticipato febbraio/marzo 2016, quindi a credito di un mese.
Ebbene, dal 2 marzo, giorno in cui sono passato ad altro operatore, la compagnia tiscali mi addebita in fattura le seguenti voci:
-ADSL RESTITUZIONE PROMOZIONE GODUTA € 298,13
-CONTRIBUTO DI DISATTIVAZIONE € 35,54
-STORNO DEL PAGAMENTO DI MARZO € 27,01
Premesso quanto esposto, sono a chiedervi se, è possibile una tale richiesta, in particolare, se essendo stato contraente da quasi 9 anni, nonostante l’intervenuta modifica contrattuale avvenuta nel 2014 e quindi non avendo rispettato (a loro dire 36 mesi consecutivi) devo essere debitore di tale somma.
A tal proposito, chiedo come difendermi e se vi sono norme a mia tutela.
Grazie.
Maurizio, da Bari (BA)

Risposta:
conta il contratto nuovo e non il fatto che lei era cliente da tanto tempo con loro. Le richieste che le fanno per la scissione anticipata sono legittime nel metodo, ma nel merito non possono essere stipulati contratti che vadano oltre i due anni per una promozione. Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
Per il prosieguo, legga qui:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php