Due anni fa circa ho stipulato un contratto con Telecom Italia in seguito al quale mi è stato inviato tramite corriere il decoder TIM VISION che non faceva parte dell'accordo. Ho contattato il 187 che mi ha detto di restituire il decoder, cosa che ho fatto sostenendo anche le spese di spedizione di Euro 9,50. Nonostante tutto in bolletta mi è stato addebitato un piccolo importo per il decoder che io ho comunque pagato.Ma nella fattura seguente mi è stato addebitato l'importo di Euro 59,00 per l'acquisto del decoder (che nel frattempo io avevo restituito a mie spese). E così via fino ad arrivare a febbraio del 2017 quando ho ricevuto una lettera dal servizio amministrativo consumer che mi minacciava di passare ad azioni legali se non avessi pagato i 59,00 euro del decoder. Di nuovo ho spiegato la mia situazione allegando una copia della ricevuta per la restituzione del decoder. In seguito mi hanno chiesto una fotocopia che fosse più leggibile. Fatto anche questo.Credevo che la questione fosse risolta invece in data di oggi ho ricevuto una comunicazione dalla sede legale della gestione rischi che pretende il versamento di Euro 98,03 altrimenti Telecom telecom Italia procederà avviando azioni di recupero giudizile del credito. Come posso difendermi da questa ingiustizia?
Grazie
Barbara, da Fano (PU)

Risposta:
visto che Lei è in possesso di tutti i documenti attestanti la restituzione del decoder e che, in più occasioni, li ha inviati il nostro consiglio è quello di rivolgersi al Corecom, ente preposto alla soluzione di queste problematiche, competente per la Sua Regione.
Compili il Formulario UG dove avrà cura di riepilogare l'accaduto e dove chiederà la cessazione di ogni pretesa di pagamento nonché la restituzione di tutte le somme illegittimamente pagate per un bene di cui non ha mai usufruito.
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php