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Incaricato/ispettore RAI
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Lettera 
27 maggio 2008 0:00
 
Premesso che non sto a discutere se pagare o meno l'abbonamento alla televisione perche' conosco benissimo cosa dice la legge su cui la RAI fa leva per estorcere del denaro.
Cio' che mi fa rabbia e mi lascia perplesso e' il comportamento messo in atto da un incaricato RAI che non trovando nessuno nella mia abitazione ha pensato bene di chiedere a qualche ignaro passante informazioni su dove poteva trovarmi e quindi, una volta carpite queste notizie, consegnare a terzi, a diversi isolati di distanza, un bollettino di C.C postate compilato a mano recante i miei dati piu una specie di ricevuta cui il ricevente e' stato invitato a firmare. Ovviamente, dopo qualche settimana, al mio rientro in sede questa persona oltre ad informarmi sull'accaduto ha cercato di consegnarmi quanto ricevuto dal pseudo ispettore che chiaramente io me ne sono guardato bene dall'accettare. Dopo circa 15 giorni mi arriva una lettera dove la RAi facendo riferimento alla suddetta visita mi invita a contrarre un nuovo abbonamento alla televisione. Rispondo con Racc. AR affermando che: non ho ricevuto alcuna visita da loro incaricati, non intendo, al momento, contrarre alcun abbonamento alla televisione in quanto oltre a non detenere alcun apparecchio ricevente televisivo soggiorno solo saltuariamente nella mia abitazione.
Questo non e' bastato a regolarizzare la mia pratica e di lettere (semplici) ne sono seguite diverse con toni sempre piu aspri e minacciosi; nell'ultima dicono di avere trasmesso il mio nominativo alla G.d.F. territoriale. Ripeto, non discuto il canone che potrei anche pagarlo a vuoto pur di non avere altre rotture di scatole, pero' vorrei sapere se esistono gli estremi per agire legalmente nei confronti di RAI e del suo incaricato.
Giovanni, da Pisa (PI)

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