Egr. Sigg.ri,
il 4 agosto 2014 ho cambiato fornitore di telefonia fissa e internet - da Fastweb a Telecom - con la portabilità del numero. Ero insoddisfatto delle prestazioni e il costo non mi pareva adeguato per il servizio reso (per lavoro, necessito di trasmettere e ricevere file pesanti). Pur non essendo necessario comunicare la migrazione, come descritto nel contratto Fastweb, ho comunque trasmesso una raccomandata AR il giorno dopo il trasferimento per chiedere istruzioni sulla restituzione dell'apparato (pare impossibile avere informazioni coerenti al telefono dagli operatori).
Durante il mese di agosto ricevo tre chiamate dal numero 02 454001 ma non posso rispondere. Al mio rientro a Milano a settembre scopro con una ricerca su google che si trattava di Fastweb.
Chiamo questo numero ma un messaggio registrato mi dice che sarò richiamato. Non riceverò più chiamate dal numero 02 454001.
Nel frattempo Fastweb continua a trasmettermi fatture per servizi - evidentemente - non erogati. Ricevo una raccomandata AR da Fastweb a distanza di quasi due anni dal trasferimento per l'ammontare di oltre 1.300,00 €.
Presento istanza di conciliazione al Co.Re.Com Lombardia in data 05/05/2016. Il Co.Re.Com mi comunica via email l'ammissione dell'istanza ma che non avrò udienza prima di sette o otto mesi.
Ricevo in data di oggi un'altra fattura.
Cerco informazioni sul sito del giudice di pace di Milano e scopro che in caso di decreto ingiuntivo di Fastweb:
"Il ricorso per decreto ingiuntivo al giudice di pace può essere presentato anche senza l’assistenza del legale se il valore della causa è inferiore a 1100,00 Euro."
Domanda: è possibile che Fastweb abbia atteso che la cifra superasse la soglia massima per spingermi a attendere la conciliazione che arriverà tra molti mesi? Nonostante abbia cercato di fare tutto secondo contratto, rischio di vedermi addebitata quella cifra per servizi non usufruiti? Cosa posso fare?
Rimango in attesa di una vs cortese risposta.
Grazie.
Cordiali saluti,
Paolo, da Milano (MI)

Risposta:
le consigliamo di replicare con altrettanta raccomandata in forma di diffida, facendo presente chela vicenda e' in attesa di conciliazione al Corecom e che, in base alle norme dell'Autorita', loro non possono pretendere alcunche' e che se insisteranno li citera' anche per danni.
Nel frattempo, faccia una segnalazione in merito all'Agcom: http://www.agcom.it/299