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Tim internet relax
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Lettera 
11 ottobre 2008 0:00
 
Il 6 dicembre 2006 ho attivato un contratto tim internet relax, che mi permetteva di navigare in internet con un limite di 500 Mb mensili al prezzo di 20 Euro al mese; in caso di superamento del traffico disponibile, la bolletta sarebbe stata aumentata per un prezzo di tot euro/mb di traffico. Il quantitativo di traffico ancora disponibile era visualizzabile esclusivamente online sul sito della TIM, connettendosi e poi registrandosi con il numero della propria sim card.
Verso la fine di agosto 2007, nel timore di essere vicino ai limiti, andai a controllare quanto traffico fosse ancora a disposizione e sul sito verificai che vi erano ancora 60 Mb disponibili. Tanto era più che sufficiente per il controllo della posta elettronica sia per controllare qualche pagina web.
Procedetti al controllo del traffico disponibile per tutta l'ultima settimana ed il sito indicava che fossero sempre disponibili 60 Mb.
A settembre mi trovai una bolletta della TIM di 324 Euro per "superamento dei limiti di traffico nel mese di agosto". Contattai subito il servizio clienti, ove mi riferirono che per colpa del LORO sistema, che non si aggiorna in tempo reale, il traffico disponibile può risultare inferiore a quello reale. Io obbiettai che fosse impossibile pertanto regolarsi ma ricevetti come risposta che nn era possibile far nulla. Il pagamento, effettuato con carta di credito, è registrato e disponibile in ogni momento per la consultazione.
il 1 dicembre 2007, memore di quanto avvenuto ad agosto, essendo in prossimità di scadenza di contratto, controllai ancora il traffico disponibile, che risultava essere pari ai canonici 500MB. Per non incorrere in fregature, prestai molta attenzione a non navigare in modo pesante, controllando comunque ogni giorno il traffico disponibile.
qualche giorno dopo, non ricordo esattamente la data ma sono quasi certo che non fosse il 6 (giorno di scadenza del contratto) venni contattato da un addetto del servizio clienti, che mi invitava a rinnovare il contratto. Risposi che non ero assolutamente interessato, vista la fregatura presa ad agosto di cui mi lamentai nuovamente. Dopo aver ribadito la mia intenzione nel terminare il contratto alla scadenza prestabilita, l'addetto rispose che - stando così le cose - l'abbonamento era scaduto il giorno 6 e che il traffico disponibile non fosse pertanto 500 Mb ma proporzionalmente inferiore. Feci notare che tale comunicazione era decisamente tardiva e che cmq sul sito era indicato tutt'altro. Ancora una volta mi venne riferito che il loro sistema non era aggiornato. Alché mi irritai in quanto era cmq evidente che non si potesse mai stabilire né quale fosse il traffico ancora disponibile né - in questo caso - quale fosse il limite di traffico deciso da TIM per il mese di dicembre. Preciso che non utilizzai assolutamente più tale scheda dati.
il mese successivo ricevetti la richiesta di pagamento di 1627 euro per traffico dati del mese di dicembre. Contattai subito il servizio clienti al 119 ove mi chiesero un recapito telefonico (che avevano già visto che venni contattato per il rinnovo del contratto n.d.r.) e che sarei stato presto chiamato da un addetto. Da allora sto ancora aspettando tale chiamata. Nel frattempo tentai di collegarmi (con un altro provider, ovviamente) alla pagina web per verificare quanto traffico avessi consumato a dicembre ma - sorpresa - il mio account era stato bloccato. Inviai una lettera raccomandata AR alla TIM da cui non ricevetti alcuna risposta. Nel frattempo continuai a ricevere dei bollettini bimestrali, come se il contratto fosse ancora in piedi.
A fine settembre ho ricevuto un'ingiunzione da una ditta di recupero crediti di milano, riportante la dicitura raccomandata, ma inviata come lettera semplice, di pagare entro 9 giorni dal ricevimento (ovviamente non verificabile in quanto lettera semplice) a cui ho risposto tramite fax e raccomandata AR la mia assoluta intenzione a non pagare ed eventualmente ad andare in tribunale. Cos'altro fare?
Cristiano, da La Spezia (SP)

Risposta:
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