Il 14 gennaio scorso, il Ministro Sandro Bondi ed il Professor Mauro Masi nell'annunciare l'avvenuto
insediamento del Comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale avevano rassicurato il mondo della cultura digitale, promettendo che il Comitato avrebbe lavorato di concerto con il "popolo della Rete" e che le soluzioni elaborate non sarebbero state, in nessun caso, "persecutorie" o limitative dei diritti degli utenti. Invece, anticultura e ipocrisia di Palazzo sembrano essere le prerogative del comitato.
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