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La criminalità informatica transnazionale nel Sud-est asiatico raggiunge livelli record
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Articolo di Redazione
26 aprile 2025 9:51
 
Un nuovo rapporto delle Nazioni Unite rivela l'ascesa delle organizzazioni criminali transnazionali nel Sud-est asiatico, che sfruttano la tecnologia digitale e i mercati illeciti, consentendo loro di espandere le proprie operazioni a livello globale.

Secondo un nuovo rapporto dell'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC), la criminalità organizzata transnazionale nel Sud-est asiatico ha raggiunto livelli senza precedenti, a causa di un'ondata di truffe informatiche su larga scala gestite da complesse reti criminali.
Il rapporto descrive l'ascesa di "sofisticati sindacati transnazionali" che hanno creato vasti centri di criminalità informatica alimentati da reti interconnesse di riciclatori di denaro, trafficanti di esseri umani, broker di dati e altri fornitori di servizi illeciti.
Questi attori hanno contribuito a trasformare le organizzazioni criminali asiatiche in leader globali nelle frodi informatiche, nel sistema bancario clandestino e nel riciclaggio di denaro, ha affermato l'UNODC. Il loro successo è dovuto alla capacità di sfruttare i cambiamenti politici e aziendali, di sfruttare le lacune normative e di implementare rapidamente tecnologie avanzate, tra cui infrastrutture basate sull'intelligenza artificiale.
Il rapporto evidenzia anche il costo umano di queste operazioni. Si stima che decine di migliaia di persone siano state vittime di tratta e costrette a lavorare in complessi fraudolenti operanti su "scala industriale". Queste strutture spesso fungono sia da luoghi di lavoro che da alloggi per le vittime.
A febbraio, un raid a Myawaddy, una città al confine con il Myanmar, ha portato alla luce un'operazione di questo tipo. Migliaia di persone sono state tratte in salvo e rimpatriate nei loro paesi d'origine.
"Con l'espansione delle industrie criminali online, la forza lavoro è cresciuta rapidamente, attraendo persone da tutto il mondo, molte delle quali sono vittime di tratta e costrette a lavorare in condizioni di estrema crudeltà", si legge nel rapporto.
Sebbene le organizzazioni criminali operino da tempo oltre confine, la loro crescita ha subito un'accelerazione con l'avvento dei mercati illeciti online con sede nel Sud-est asiatico, accessibili anche a reti criminali esterne alla regione.
Una delle piattaforme più grandi è Huione Guarantee, con sede in Cambogia e ora rinominata Haowang Guarantee. La piattaforma ha elaborato transazioni in criptovaluta per "decine di miliardi di dollari" dal 2021, secondo il rapporto. L'analisi della blockchain indica che il sito funge da "sportello unico" per i criminali informatici, consentendo loro di ottenere strumenti antifrode, riciclare denaro ed eludere le sanzioni.
Gli esperti stimano che negli ultimi quattro anni sulla piattaforma siano avvenute transazioni per oltre 24 miliardi di dollari.
Il rapporto dell'UNODC mette inoltre in guardia dalla crescente presenza delle organizzazioni criminali in Sud America e Africa, citando i legami con le principali organizzazioni di narcotraffico latinoamericane. In alcuni casi, i gruppi criminali asiatici hanno aperto centri antifrode fisici in Sud America e hanno iniziato a reclutare lavoratori di lingua spagnola e portoghese.
I gruppi criminali stanno inoltre spostando le loro operazioni in tutto il Sud-est asiatico in risposta alle misure repressive nelle zone economiche speciali e nelle aree di confine di Cambogia, Laos, Myanmar e Filippine. Ciò ha portato a un effetto di "ricaduta" regionale, consentendo alle reti di trasferire risorse e operazioni con facilità.
"Si diffonde come un cancro", ha affermato Benedikt Hofmann, rappresentante regionale ad interim dell'UNODC per il Sud-est asiatico e il Pacifico. "Le autorità lo curano in una determinata area, ma le radici non scompaiono mai; semplicemente migrano".
Ha affermato che la regione è diventata un "ecosistema connesso" in cui i sindacati organizzati sfruttano le vulnerabilità, minacciano la sovranità degli stati e indeboliscono le istituzioni governative e l'elaborazione delle politiche.

(Mariam Shenawy su Occrp del 24/04/2025)

 
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