Consumo dunque sono. Ma sono io o è quello che altri, interessati per sé, mi fanno credere di consumare per il mio bene? Risposta praticamente inesistente in una società di libero mercato, dove vale tutto e il suo contrario. L’informazione fa questo e altro, perciò in tanti cercano di impossessarsi degli strumenti per l’informazione. E grossomodo ci riescono.
I diritti dei consumatori sono tipica espressione di questo regime.
Ma chi li difende e afferma? Leggi e istituzioni per eccellenza. Poi anche chi vende i prodotti (pochi, ma ci sono). Ultimi gli stessi consumatori, che hanno due chance: far da sé o pretendere dallo Stato.
In quest’ultimo caso lo Stato si organizza per far sì che le sue leggi siano rispettate; ed ecco autorità varie e giustizia.
Quando il consumatore fa da sé, talvolta si appoggia ad associazioni. E’ il caso di Aduc e non solo. In questo “non solo” ci sono tutte le altre associazioni che sono dirette dal ministero delle Imprese e del made in Italy. Un po’ strano, visto che le istituzioni sono spesso ostacolo ai consumatori (si pensi alle multe comminate per far cassa), ma accade perché lo Stato preferisce controllare anche i controllori, le associazioni… che ci stanno (pecunia non olet).
Ma io consumatore che non voglio farmi fregare da chicchessia, privato o Stato che sia, che devo fare?
Noi di Aduc diciamo che il metodo migliore è far da sé. Le informazioni circolano, anche se è difficile trovare quelle giuste… ma ci sono le associazioni che potrebbero dare una mano.
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