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Inflazione in leggera crescita in un mercato sempre condizionato dal calo degli energetici. Grazie Europa
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31 ottobre 2024 11:39
 

Nessuna variazione rispetto al mese precedente, ma 0.9% in più rispetto all’anno scorso. Sono i dati preliminari Istat per l’inflazione di ottobre. Un punto percentuale in più non è un problema di per sé, ma lo diventa quando andiamo a leggere come ci si arriva. I beni alimentari sono in crescita (+2,4% da +1,1% di settembre) e soprattutto il carrello della spesa (+2,2% da +1,0% di settembre), aiutato dalla leggera crescita anche dei trasporti (+2,8% da +2,4%), e dai servizi ricreativi e culturali (che crescono del 3,6%, anche se meno del +5% precedente).

Insomma i nostri prezzi sono sempre in crescita, e crediamo che ognuno se ne possa accorgere soprattutto andando a fare la spesa o spostandosi da un luogo ad un altro. Ma viviamo nell’illusione che così non sia perché i prodotti energetici, dopo le fiammate dovute all’invasione russa dell’Ucraina, continuano la loro discesa (-9,1% dal precedente -8,7%).

Facciamo quindi attenzione a cosa ci dicono i nostri governanti, dediti a ricordarci che grazie alle loro politiche l’inflazione è contenuta e in calo… perché non è così!
 
I prezzi energetici sono un comparto che sfugge alle politiche nazionali, ché, comunque, per dare il loro contributo con le accise specifiche, pensano bene di aumentarle e non ridurle… come avevano promesso in campagna elettorale e come hanno previsto per la prossima legge di bilancio.

Le politiche del governo, che vanno di pari passo con la mancanza di proposte alternative di quella che oggi è l’opposizione, stanno solo facendo aumentare i prezzi. Altro che “economia salvata” o “esempio per il resto del mondo”. Siamo quel che siamo con, per capire dove continuiamo ad infilarci, una legge di bilancio tutta protesa ad un aumento del debito pubblico.

Della serie: meno male che c’è l’Europa. Vedremo nei prossimi mesi, con il nuovo esecutivo (la commissione) se potremo continuare ancora ad avere questa chance.


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