(Il Manifesto) In agenda non c'e'. Almeno esplicitamente. Ma dietro le formule di rito quella che si sta preparando al G8 giapponese e' una vera e propria campagna internazionale contro la pirateria, un piano globale dalle conseguenze spiacevoli per chi usa la rete per condividere risorse (in gergo peer-to-peer, p2p). Se nei documenti ufficiali di presentazione si parla di "protezione dei diritti di proprietà intellettuale", la sostanza racconta di una svolta repressiva da parte dei piu' importanti Paesi del globo nei confronti dei "pirati" digitali.