
La guerra tra Mediaset e Sky e' ormai passata
alle carte bollate. Il confronto tra lo 'squalo' Rupert Murdoch, il principale editore mondiale, e l'azienda di Silvio Berlusconi, capo del Governo italiano, che ha in mano le leve regolatorie del settore, vede come vittima la Rai. Quello che in teoria e' ancora il principale operatore televisivo italiano, e' ridotto a mera comparsa.
Se poi fossero confermate le voci di un'
alleanza tra Murdoch e il gruppo Espresso-Repubblica lo scontro farebbe un'ulteriore salto di qualita', con conseguenze che andrebbero ben oltre l'assetto del sistema radiotelevisivo e informativo italiano.
Un
approfondimento de Il Riformista fa il punto della situazione, ma dal punto di vista tecnologico-normativo.
Sempre
Il Riformista ha pubblicato un articolo di
Giampaolo Pansa, sulla liberta' di informazione in Italia "che non e' affatto scomparsa, che c’e', che non e' mai stata cosi' forte come oggi".
La situazione e' intricata e avra' non prevedibili conseguenze. Di sicuro si puo' rilevare che in questo scontro, difficilmente saranno tenute in considerazione le esigenze degli italiani (in quanto fruitori di prodotti televisivi, tra cui i programmi di informazione), nonostante finanzino la tv pubblica con l'imposta-canone.