Nell’ultimo mese e in queste settimane di Luglio, con prospettive simili per i prossimi periodi, stiamo registrando conferma del venir meno di certezze come cittadini e consumatori. Abituati a considerare pace, sicurezza, democrazia, libertà, prosperità, evoluzione verso libero mercato e concorrenza come cose scontate, un’evoluzione degli umani… ci eravamo “dimenticati” (soprattutto i nati dopo i ‘70 del secolo scorso) di quanto era costata l’affermazione di questo ordine, tutt’altro che fenomeno naturale.
Riemersi - mai sopiti e/o non superati - alcuni fantasmi del passato -pur in versione 2024 - le certezze del quotidiano hanno cominciato a traballare: una maglietta che acquistiamo a 2 euro, una scatoletta di pommarola a 1 euro, una vacanza lontana ed economica, una casa in affitto o una rata del mutuo che non sia quanto uno stipendio mensile, un’automobile che non costi almeno dieci stipendi, un figlio all’università che non ci costi almeno uno stipendio mensile, etc… Ognuno si è arrangiato al meglio. Una sola certezza: mancanza di prospettiva e della stessa certezza. Con tristezza e preoccupazione perché invece i politici ci vogliono far credere che non sia così, ma il contrario.
Dovremmo impegnarci per recuperare fiducia in noi stessi e, poi, nelle istituzioni. Non seguire l'impossibile, ma capire e sperimentare come farci meno male. Seguendo e partecipando ai possibili cambiamenti.
Aduc parte da questa fotografia. Cerca di dare una mano, anche e soprattutto nei periodi - come quello estivo più o meno vacanziero - in cui un po’ tutti allentano la tensione civica ed economica. Ma Aduc c’è solo SOLO SE I CITTADINI/CONSUMATORI LO VORRANNO. Su questo siamo fermi, fuori da ogni giogo economico e tentazione ideologica. Altrimenti prenderemo atto che ci siamo sbagliati e/o che non siamo capaci.
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