Salve,
a luglio scorso ho avuto un disservizio totale sulla linea fissa con fibra
Infostrada che si è prolungato per tre settimane, durante le quali ho contattato quotidianamente il servizio clienti. A seguito della mancata risoluzione ho segnalato il problema anche in risposta a un post sulla pagina Facebook di Wind Infostrada e mi hanno invitato a contattarli privatamente. Ho dettagliato il problema via Messanger di Facebbok aperto a partire dalla pagina Wind Infostrada e mi hanno risposto dicendo che un tecnico mi avrebbe chiamato il giorno successivo nel pomeriggio. Il giorno successivo ho ricevuto una chiamata da un soggetto che si è spacciato per essere il tecnico Wind e che mi ha fatto attendere in linea per fare delle verifiche in centrale, dopodichè
mi ha detto che si trattava di un guasto grave e che la risoluzione avrebbe richiesto dai 4 ai 6 mesi lavorativi, proponendomi l'alternativa di passare al fornitore TIM che era l'unico che avrebbe potuto garantito il servizio, senza nessuna penale e costo di disattivazione. Il giorno seguente il tecnico TIM è venuto in loco ed ha attivato una nuova linea con TIM. Ho inviato varie PEC a Wind per rendicontare la situazione. Wind a settembre mi ha contattato dicendomi che non
sono stati loro a proporre il passaggio e ora mi richiede 240 € per
costi di disattivazione e pagamento delle rate mancanti del noleggio
del router. Ho a disposizione le PEC inviate, la chat Messanger con il
servizio clienti Wind e il numero di telefono da cui sono stato
chiamato.
Grazie
Massimiliano, dalla provincia di FI
Risposta:se il contenzioso è stato impiantato tramite l'invio di Pec che, presumiamo, intimavano di ripristinare il servizio interrotto, opportunamente documentato con i test sulla velocità di internet, onde evitare la sua migrazione a costo zero presso altro gestore, questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.