Utenza elettrica residente, sto pagando in bolletta anche il canone tv come di
legge (2016). Di recente (2017) ho aperto partita IVA per attività professionale di consulente presso lo stesso indirizzo. In sostanza la mia abitazione è anche sede della mia attività autonoma. Nei giorni scorsi, corrispondenza ordinaria, ho ricevuto dalla Rai invito al pagamento di un canone (speciale) trimestrale di 138,55, pari ad un canone speciale annuo di circa 600 euro. Cifra che considero esosa e che colpisce un modesto lavoratore autonomo che già sta pagando in bolletta il canone "normale" per la presunta esistenza di un apparecchio tv nell'abitazione-sede di lavoro. E' lecita la richiesta della Rai e sono già "coperto" dal pagamento in bolletta?
Se la richiesta di canone speciale fosse secondo voi lecita, io potrei anche
rinunciare ai servizi televisivi con la procedura di invio del modulo attestante la inesistenza di apparecchi tv. Io del resto già da tempo non seguo programmi tv, ma ho uno schermo pc che, naturalmente mediante applicazione di cavo antenna esistente sul tetto, permetterebbe la ricezione di trasmissioni radiotelevisive. La doppia funzione di questo schermo pc riterrei che mi impedisca di autocertificare l'assenza di apparecchiature presso la mia abitazione. Avevo pensato alla possibilità di eliminare l'antenna esterna tv, ma ad un controllo rigoroso sarebbe questo sufficiente?
Grato per una vostra risposta
Paolo

Risposta:
la richiesta è legittima e non ci sono alternative ad ottemperarvi. Ma visto quanto ci ha scritto, le consigliamo di procedere all'eliminazione dell'apparecchio tv, sia per l'abitazione che per la sede legale della sua attività. L'eliminazione significa liberarsi (ufficialmente la dizione è "non possedere") di un apparecchio predisposto alla ricezione del segnale digitale terrestre. Qui il settore specifico sul canone Rai dove trova tutte le spiegazioni e i link alla modulistica specifica dell'agenzia delle entrate: http://tlc.aduc.it/rai/