Salve in data 15/11/2008 mi recavo sotto casa in centro tim per acquistare pennette internet, domandavo al titolare se la zona era coperta e mi si rispondeva di si, andavo subito in casa per provarla ma la rete era ed e' tutt'ora scoperta. Bene Tornavo al centro tim per chiedere un'errata vendita e mi si rispondeva che non era possibile, contatto sia per email che tel non so quante volte il call center e prima mi si chiedevano 160 euro per disdetta anticipata, poi di cambiare a mie spese la carta interna alla pennetta. Bene a tutt'oggi pago per un servizio di cui purtroppo non ne ho mai usufruito. CONTATTO LA UNICREDIT MIA BANCA PER SOSPENDERE IL PAGAMENTO E MI DICONO CHE IL RID CON CARTA DI CREDITO NON SI PUO' BLOCCARE. DOMANDA MA UN CITTADINO COSA PUO' FARE PER NON PAGARE UN SERVIZIO DI CUI PER RAGIONI DI COPERTURA NON NE PUO' USUFRUIRE? E' VERO CHE NON SI POSSONO BLOCCARE I PAGAMENTI STIPULATI CON CARTA DI CREDITO? GRAZIE PER UN'EVENTUALE RISPOSTA
Claudio, da Roma (RM)

Risposta:
1) lei puo' disdire in ogni momento, come stabilito dal decreto Bersani-bis:
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Qui un articolo di approfondimento:
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Nel suo caso, riteniamo che si tratti di inadempimento del gestore, poiche' attraverso il punto vendita le era stata assicurata la copertura di rete della zona. Chieda al gestore telefonico, dunque, la risoluzione del contratto e la restituzione di quanto pagato senza aver usufruito del servizio. Il tutto con lettera raccomandata A/R di messa in mora:
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Nella stessa lettera, revochi al gestore l'autorizzazione all'addebito su carta di credito, con effetti immediati.
Mostri la lettera alla banca per sollecitare il blocco del pagamento in base agli artt. 1269 e 1270 c.c.
In caso di mancata risposta (o negativa) da parte del gestore alla messa in mora, si deve prima fare un tentativo obbligatorio di conciliazione presso il Co.Re.Com della propria Regione:
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Se il tentativo di conciliazione fallisce, o non viene esperito entro 30gg dalla data della richiesta, citare il gestore in giudizio direttamente presso il giudice di pace (recarsi personalmente presso la cancelleria del giudice e redigere oralmente la citazione). In questa sede si potranno richiedere sia la liberazione immediata della linea, sia tutti i danni del caso (spese raccomandate e fax, rotture di scatole, etc.).
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