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L’impressione di essere in un film catastrofistico
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Editoriale di Vincenzo Donvito Maxia
19 luglio 2022 10:53
 
 No, non è un film, è la realtà a cui come Terra apparteniamo e alla quale l’impronta umana sta dando il suo contributo umano, politico e ambientale. Ognuno nel proprio orto, nel proprio Paese, nel proprio Continente e… tutti insieme coi comuni determinatori che uniscono il Pianeta, tra cui l’ultimo evidente, e in corso, è il covid.

I cambiamenti climatici sono più evidenti che non qualche anno fa. Noi che viviamo nelle nostre fortezze di cemento e ferro, li percepiamo maggiormente, mentre quelli che vivono in “fortezze” di fango e stenti li subiscono maggiormente. Ci vorrà tempo (forse...) prima di fermare quel processo di sfruttamento umano che ha visto, storicamente, quelli che stavano meglio di campare sulla pelle di quelli che stavano peggio.
Ci teniamo e ci gestiamo, quindi, gli incendi di questi giorni (1) e le siccità (2). Sintomatico: queste ultime nel nostro Continente, figlie delle nostre incapacità, ché visto che abbiamo acqua sopra, sotto, a destra e sinistra, prevederle (abbiamo le conoscenze per farlo) e agire per evitarle (è solo problema – volgarizzando - di “tubi”) potrebbero non essere state un problema… ma invece di pensare a questo ci siamo messi ad ammazzarci fra di noi, soprattutto stimolati da quelli che ritengono di avere l’elisir della felicità (e talvolta della esclusività) e per questo investiti dal dio della loro testa a farlo trangugiare ad altri.

Attenzione però, ché i film non sono tutti americani e, quindi, tutti finiscono bene (3). Sono tutti film, frutto di fantasia ed osservazioni. Il nostro, invece, “SEMBRA” un film, ma se ci sono 43 gradi a Nantes (Francia) o la Sardegna in perenne incendio o disadattati a ripetizione che armati ammazzano in luoghi pubblici in Usa o terroristi di qualche tacca che si soddisfano solo con qualche strage o Putin (qui c’è poco da spiegare)… se ci sono queste e altre realtà, non si fermano quando spegniamo il tv. Ci siamo dentro, non c’è un regista che ci dice cosa dobbiamo fare… i registi siamo noi: sì, anche tu che ora sei al mare a scavare la sabbia col tuo piccolletto. Anzi, soprattutto tu.

1 – a livelli mai visti prima
2 - Il Joint Research Centre della Commissione europea ieri ha pubblicato un rapporto secondo il quale quasi metà del territorio dell'Ue è a rischio siccità
3 – ci sono quelli francesi che ti lasciano il dubbio; quelli italiani che raccontano e basta; quelli scandinavi che sono bucolici della natura e della mente; quelli inglesi dove loro sono sempre i migliori; quelli indiani dove imperversa Boliwood; quelli messicani dove c’è sempre un eroe che risolve tutto… foss’anche un narco; quelli tedeschi dove prima c’è il corpo e poi, a margine, il resto; gli spagnoli…..

(Editoriale di Avvertenze, settimanale di Aduc che esce ogni mercoledì)
 
 
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