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Nuovo Parlamento. Utenti e consumatori. Cosa ci cambia
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Editoriale di Vincenzo Donvito Maxia
26 settembre 2022 10:55
 
Se dovessimo dar credito alle promesse elettorali…. “brodo di giuggiole”, “olio di ricino”, “nebulosa”.

“Brodo di giuggiole”. Riduzione di tasse e imposte. Abolizione del canone Rai. Aumento pensioni minime. Pensione per le casalinghe. Bollette energetiche quasi tutte pagate dallo Stato. Evasione fiscale. Sburocratizzazione. Etc…

“Olio di ricino”. Tutto quello che dovrebbe essere fatto per rimodulare i rapporti dell’Italia con l’Ue facendo venire meno il primato del diritto europeo. Diritti individuali, a partire dal non fare nulla contro la non applicazione della legge sull’aborto e per finire ai diritti Lgbtq, cannabis, eutanasia. Blocchi navali contro l’arrivo di migranti.

“Nebulosa”. La cosiddetta politica estera, dove non si capisce, viste le diverse posizioni nello schieramento prevalente, quale sia per esempio la posizione sull’invasione russa dell’Ucraina (levare o no le sanzioni? Putin ha fatto bene a cercare di cambiare il governo di Kiev con persone per bene?).
E la giustizia su cui vige altrettanta diversità di posizioni, tra giustizialismo e garantismo (chiavi buttate via quando si mette in galera qualcuno o garantismo sopratutto per proprie questioni?).
Non ultima la reintroduzione del servizio militare obbligatorio, perorata dalla Lega ma la cui abolizione è stata vanto in campagna per Forza Italia.
Poi la cosiddetta flat tax, il cui metodo e percentuale varia a seconda del proponente.
Non ultima la sanità, soprattutto con la gestione delle emergenze tipo covid dove, se pensiamo a quando il covid non era “fuori moda” come ora, questi partiti dicevano un giorno una cosa (mascherine, apertura esercizi commerciali, etc) e il giorno dopo il contrario.

Questo ed altro ha molto a che fare coi diritti di utenti e consumatori. Dalle scelte politiche generali e particolari dipende la vita di tutti i giorni, fatta di consumi, servizi, mobilità, libertà, investimenti, speranze, etc.

Ovviamente c’è da aspettare il governo, sentire il programma, verificare le prime attuazioni, valutare i primi effetti. Con particolare attenzione verso il rapporto con l’Ue, ché dall’Unione dipende quasi tutto quello che oggi ci consente di essere liberi di scegliere, a costi contenuti e varietà di gusti e piaceri, oltre a sicurezza individuale ed economica.
 
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