ho sottoscritto, in data 4/7/2020, un contratto con Windtre per
l’acquisto di un WebCube Plus Zte (completo di SIM) con pagamento
rateale di 12,99€ mensili.
In occasione della rata in scadenza il 1/5/2021 ho rilevato un
addebito ulteriore di 18,72€, per il quale ho richiesto chiarimenti,
sia telefonici che con e-mail pec, senza riuscire ad ottenere
adeguate spiegazioni.
Di conseguenza, ho revocato la domiciliazione bancaria, recuperando
nei mesi successivi l’importo
a mio avviso non dovuto (come da allegato).
Qualsiasi richiesta o reclamo inviato viene ignorato e non accolto.
Il tutto sta degenerando, con continui solleciti e preavvisi di
Risoluzione contrattuale, nonostante il versamento regolare delle
mensilità in scadenza.
Nonostante abbia regolarmente versato quanto dovuto, la Tre ha girato
il residuo credito ad un agenzia di recupero crediti.
Non essendoci inadempienza da parte mia è lecito tale atteggiamento?
Al momento, avendo ricevuta comunicazione con posta ordinaria intendo
ignorare la loro comunicazione, ma gradirei ricevere indicazioni e
suggerimento sul da farsi.
Giovanni, dalla provincia di VA
Risposta: se alla formale diffida inviata, per intimare la riformulazione delle fatture errate del gestore - altrimenti preannunciando la sua modifica degli accordi di pagamento - non ha ricevuto risposta alcuna, lei è legittimato a procedere contrattualmente, ignorando ogni interlocuzione informale con il recupero crediti.