In data 3 febbraio ultimo scorso (vedi screen del mio cellulare che allego), sono stata contattata da una sedicente impiegata TIM (Loretta o Lorella) che con toni a dir poco inadeguati e perentori mi comunicava, senza spiegare il perché mi fosse stato imputato, che mi sarebbe stato stornato nella fattura di Febbraio 2021 l'importo di 10,80€ addebitatimi il mese prima come "importo residuo del precedente contratto" (vedi fattura gennaio allegata).
Chiesi in quell'occasione conferma via mail di quanto testé indicatomi e mi venne negata.
Su questo tema la mattina stessa avevo chiamato il 187 e esposto la mia incredulità a fronte di questa cifra che non aveva giustificazione di sorta, visto che il precedente contratto non lo avevo concluso anticipatamente, ma rinnovato incautamente per altri 2 anni attraverso un'altra operatrice assai poco trasparente e professionale di nome Cosima che in data 28 dicembre 2020 mi
aveva convinto a restare in TIM per una tariffa di 33,09€, spingendo sul fatto che avrei risparmiato 3 euro rispetto alla precedente tariffa che era di 36,63€.
Faccio presente che in quell'occasione rinunciai anche a Google Nest, sebbene fosse previsto nell'offerta, a detta di Cosima, a costo 0.
Sin dal giorno successivo, 29 dicembre 2020, contattai il 187 per lamentare che, a conti fatti, la proposta fattami non era vantaggiosa, valutando il diritto di recesso, e ben 2 operatori mi dissero che mi avrebbero applicato una scontistica di 5 € sull'importo concordato, anche questa mai realizzatasi.
Oggi mi ritrovo a pagare una bolletta che non ha previsto alcun storno dei 10,80 € ( dunque chi mi ha contattato dal numero 187 parlando per oltre 6 minuti del nulla e usando, un tono sgradevole e autoritario a dir poco inammissibile nei confronti in una cliente?), pago una tariffa più alta di prima 36,90€ che non corrisponde a quella concordata telefonicamente per un servizio che è rimasto lo stesso e che non prevede né prevederà la fibra, ma ancora la vecchia e obsoleta ADSL.
Come è possibile che, a fronte di una comprovata chiamata da parte della TIM e di loro indicazioni precise, il cui tenore e i cui dettagli sono certa sia possibile recuperare con facilità, le stesse vengano così clamorosamente disattese?
Ho inviato mail di reclamo al fax reclami e anche PEC, ma come posso oppormi fattivamente a un simile inqualificabile comportamento?
In data 8 marzo loro procederanno all'ennesimo addebito non congruo sul mio c/c bancario.
Distinti saluti.
Cristina, dalla provincia di PG
Risposta:questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.