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Disdetta Telecom persona defunta
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Lettera 
8 gennaio 2023 0:00
 
Salve, in data 29/3/22 è deceduto mio zio e in data 14/6/22, espletate le prime pratiche di successione, ho provveduto ad inviare regolare modulo a mezzo raccomandata a/r a Telecom per la disdetta del contratto telefonico intestato al de cuius. Nei 3 mesi successivi sono continuate a giungermi bollette al che contattando il servizio clienti vengo informato che la mia raccomandata era stata inviata all'indirizzo sbagliato (falso in quanto indicato chiaramente persino sul modulo scaricato dal loro sito) e che il modulo non era corretto (altro falso in quanto per la casistica di disdetta per decesso era l'unico scaricabile). Mi si racconta che la richiesta è finita in altro ufficio e che solo per miracolo dopo un mese è stata presa in carica da quello corretto e che le tempistiche sono corrette e dovrò quindi pagare tutte le bollette emesse. Comunico allora di inviare qualsiasi altra comunicazione al mio indirizzo e non a quello del defunto in quanto l'immobile è vuoto. Ricevo bollette fino a ottobre 2022 di cui le ultime due al mio indirizzo. Pochi giorni fa visitando l'immobile dello zio che si trova a Genova (io abito a Padova) trovo nella cassetta un avviso di pagamento di Tim, un sollecito da parte di Europa Factor incaricata da Telecom e un sollecito dall'Avv Cristina Gioiosi con termine ultimo di 10gg (ormai scaduti) per pagare 4 fatture relative ai mesi da maggio a agosto 2022 con annessa mora e spese legali. Ora mi chiedo se tale condotta sia corretta, primo la finzione dell'indirizzo errato per ritardare la disdetta, poi l'emissione di ben 4 bollette dopo il ricevimento della stessa e infine l'invio ad un indirizzo che già gli era stato indicato come vuoto così che i solleciti non venissero ricevuti. Io naturalmente sono intenzionato a pagare quanto dovuto ma chiedo a voi se tutto ciò è corretto e se il numero delle fatture emesse dopo la disdetta è regolare. Grazie Cordiali saluti
Luca, dalla provincia di GE

Risposta:
l'unica bolletta che va pagata è quella del mese successivo a quando è stata ricevuta la sua disdetta a mezzo raccomandata.
Questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
 
 
 
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