Salve, in data 29/3/22 è deceduto mio zio e in data 14/6/22, espletate
le prime pratiche di successione, ho provveduto ad inviare regolare
modulo a mezzo raccomandata a/r a Telecom per la disdetta del contratto
telefonico intestato al de cuius. Nei 3 mesi successivi sono continuate
a giungermi bollette al che contattando il servizio clienti vengo
informato che la mia raccomandata era stata inviata all'indirizzo
sbagliato (falso in quanto indicato chiaramente persino sul modulo
scaricato dal loro sito) e che il modulo non era corretto (altro falso
in quanto per la casistica di disdetta per decesso era l'unico
scaricabile). Mi si racconta che la richiesta è finita in altro ufficio
e che solo per miracolo dopo un mese è stata presa in carica da quello
corretto e che le tempistiche sono corrette e dovrò quindi pagare tutte
le bollette emesse. Comunico allora di inviare qualsiasi altra
comunicazione al mio indirizzo e non a quello del defunto in quanto
l'immobile è vuoto. Ricevo bollette fino a ottobre 2022 di cui le ultime
due al mio indirizzo. Pochi giorni fa visitando l'immobile dello zio che
si trova a Genova (io abito a Padova) trovo nella cassetta un avviso di
pagamento di Tim, un sollecito da parte di Europa Factor incaricata da
Telecom e un sollecito dall'Avv Cristina Gioiosi con termine ultimo di
10gg (ormai scaduti) per pagare 4 fatture relative ai mesi da maggio a
agosto 2022 con annessa mora e spese legali. Ora mi chiedo se tale
condotta sia corretta, primo la finzione dell'indirizzo errato per
ritardare la disdetta, poi l'emissione di ben 4 bollette dopo il
ricevimento della stessa e infine l'invio ad un indirizzo che già gli
era stato indicato come vuoto così che i solleciti non venissero
ricevuti. Io naturalmente sono intenzionato a pagare quanto dovuto ma
chiedo a voi se tutto ciò è corretto e se il numero delle fatture emesse
dopo la disdetta è regolare. Grazie
Cordiali saluti
Luca, dalla provincia di GE
Risposta:l'unica bolletta che va pagata è quella del mese successivo a quando è stata ricevuta la sua disdetta a mezzo raccomandata.
Questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con
raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il
Corecom
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.