Buongiorno, a novembre 2019 ho disdetto il contratto con Wind di
telefonia fissa e ADSL con raccomandata A/R, come indicato nel
contratto e sono passato a TIM. Wind ha continuato ad inviare le
bollette che non ho pagato avendo bloccato i pagamenti tramite
domiciliazione bancaria. Ho telefonato più volte per segnalare il
disguido e, nonostante mi abbiano confermato di aver ricevuto la
raccomandata, mi hanno detto di inviare una nuova disdetta. Per mesi
mi sono rifiutato in quanto l'avevo già fatto ed il contratto
prevedeva l'invio di una non due raccomandate! Poi visto che l'invio
delle bollette non cessava, dopo innumerevoli telefonate, a luglio
2020 mi sono deciso a mandare una nuova raccomandata. A quel punto
mi hanno chiesto il pagamento delle spese di cessazione al quale ho
provveduto; le bollette non sono più arrivate, ma naturalmente mi
chiedono il pagamento di quelle arretrate ricevute fino alla data
della seconda disdetta. Ora sono stato contattato telefonicamente
dalla società di recupero crediti MB CREDIT SOLUTIONS che mi propone
una transazione, togliendo dall'importo le spese e gli interessi,
minacciando, se non accetto, azioni legali. Ma io ritengo di non
dover pagare a far data della prima raccomandata (esattamente 30
giorni dal ricevimento) quindi da dicembre 2019. Come mi devo
comportare?
Grazie per l'aiuto
Danilo, dalla provincia di FC
Risposta:sicuramente dovrà ritenersi valida ed operante la prima raccomandata soprattutto laddove tutta la documentazione richiesta risultasse completa (faccio riferimento anche alla allegazione del documento di identità che in alcuni casi le società richiedono unitamente alla lettera di disdetta del contratto).
Verificata dunque la correttezza dell'invio della raccomandata, le significo che sicuramente potrà farsi valere con una diffida e contestazione inviata per conoscenza anche alla società di recupero crediti, con cui potrà chiedere l'annullamento di tutte le fatture emesse successivamente alla data del dicembre 2019. questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.