Buongiorno, sono o meglio ero cliente TIM per una utenza domestica con
telefono ed internet. A dicembre 2021 ho dato disdetta in quanto mi sono
trasferita con mio marito da nostro figlio, in quanto abbiamo entrambi 75
anni, io sono invalida al 100% e lui ha problemi cardiaci. Quando ho
chiamato TIM per dare la disdetta mi è stato detto che a giugno 2021 era
stata attivata una nuova offerta "Premium per TE ADSL" e che avrei dovuto
pagare il restante importo al completamento dei 2 anni dell'offerta, circa
180€. Ho scritto, come indicatomi dall'operatrice, alla mail documenti187
di TIM, il 21 dicembre 2021, ma non ho avuto nessuna risposta. Il 13
aprile 2022 ho ricevuto fattura e solleciti per 255€. 180€ restanti
dell'offerta, 30€ per il distacco ed il restante come consumo per il tempo
che ci hanno messo per chiudere la fornitura, ovvero 30 giorni come
comunicato. Apro e chiudo velocemente una breve parentesi, perché ci vuole
un mese per chiudere una fornitura telefonica, quando in caso di
inadempienza di un cliente possono chiuderla da un momento all'altro?
Comunque o richiamato TIM e l'operatore mi ha risposta che era strano che
non mi avessero risposto e che dovevo riscrivere indicando che
disconoscevo questa offerta e chiedendo prova scritta o audio della loro
affermazione. Mi hanno risposto in data 15 aprile 2022 dicendomi che non
potevano accettare la mia richiesta di disconoscimento, perché risulta che
io l'avevo accettata, ma non hanno fornito prove in merito.
Come dovrei procedere?
Grazie per qualsiasi consiglio o informazione possiate darmi.
Cordiali saluti
Fabrizio
Risposta:qualunque sia la sua attuale posizione contrattuale con TIM , stante la sua volonta', qui espressa, di recedere da ogni servizio tlc, questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con
raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il
Corecom della sua Regione
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
In merito alla fattura ricevuta in chiusura della vecchia fornitura, ci pare corretta se i 180 € si riferissero al rimborso dei benefici tariffari accordati inizialmente ma non mantenibili in caso di recesso anticipato. Infine i 30 gg per perfezionare la chiusura contrattuale sono previsti per disposizioni normative del CORECOM.