Buongiorno, ho un problema con un'offerta di TIM che non ho mai
richiesto e che hanno attivato a mia insaputa e per la quale mi hanno
chiedono il pagamento del residuo quando ho fatto disdetta del
contratto. Come da voi già indicato in una precedente email ho mandato
comunicazione via PEC al gestore con diffida a procedere nella
richiesta del pagamento, considerando anche la mancata risposta ad una
mia richiesta di ricevere prove della mia accettazione di questa
offerta, e dando disponibilità a pagare la differenza realmente
dovuta. Naturalmente non mi hanno risposto e dopo la pec ha iniziato a
contattarmi via email, posta cartacea e telefonicamente, una società
di recupero crediti, con una insistenza che rasenta lo stalking.
Considerando che dal site dell'ADUC si evince che anche il gestore è
obbligato al tentativo di conciliazione nel momento in cui la
richiesta di pagamento venga contestata dall'utente, come ho fatto,
perché hanno passato tutto ad una società di recupero crediti? Come
devo procedere, vado avanti con il tentativo di conciliazione? Devo
rispondere alla società di recupero crediti comunicando che sto
procedendo in questo modo, quanto meno per interrompere le loro
costanti molestie? Grazie ancora per l'aiuto.
Cordiali saluti
Fabrizio
Risposta: 1) è per loro piu' conveniente tentare un recupero del credito (reale o presunto) tramite apposita agenzia privata che transare in sede conciliatoria CORECOM, stante anche le inadempienze sansionabili di omessa risposta alle sue Pec.
2) eviti ogni interlocuzione con l'agenzia di rc fino a che non riceva una missiva formale, tramite PEC o raccomandata AR. Le molestie si possono ridurre, se non evitare, con i filtri spam o i blocchi di chiamata telefonica.