Buongiorno,
ieri pomeriggio, 11/01, mentre stavo lavorando da casa, arriva una telefonata al telefono fisso.
Una "Operatrice Tim" mi chiede se sono l'intestatario
della linea e mi dice che presto Tim effettuerà aumenti e che consigliano, se non si è d'accordo, di passare al mercato libero.
Io le dico, cortesemente, che sto lavorando e che, per vedere se potevo eventualmente essere interessato, avrei guardato sul sito, cosa che lei mi ha incoraggiato a fare.
Riprendo il lavoro e, dopo pochi minuti, suona nuovamente il telefono,
questa volta una voce maschile, che non capisco bene cosa dice.
Io rispondo "Sì, pronto... ?" e subito dopo mettono giù.
Subito dopo ho iniziato a sospettare la truffa, ma da alcune ricerche
in Internet leggo che non è possibile, in base ad una norma, cercare di intestare un contratto a qualcuno telefonicamente pur registrando o estrapolando eventualmente un "Sì" in altro contesto.
Tra l'altro nessuno di questi ha nominato altri operatori.
COsa dovrei fare se arrivasse una bolletta da altro operatore?
Posso cestinarla e basta oppure no?
Ho avvisato TIM (mail Timaltuofianco) ma mi è giunta una risposta
automatica e dicono di contattare il 187, cosa che ho provato a fare ieri senza senza riuscirvi.
Grazie per il Vostro Servizio
Marco
Risposta:se avessero falsificato il suo consenso e le arrivasse una bolletta diversa dal servizio o dall'operatore di cui è ora cliente, non deve cestinarla, ma questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni e intimando di farla tornare al suo gestore originario senza nessuna spesa:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.