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pratica scorretta Vodafone - offerta telefonica sconto
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Lettera 
9 dicembre 2021 0:00
 
Buongiorno, sto cercando una via per farmi valere nei confronti di Vodafone per una pratica commerciale scorretta e non trasparente quando ho aderito a seguito di un offerta telefonica, al servizio Fibra (business). Avevo da anni un abbonamento business per la parte mobile ( la mia telefonia è intestata a ditta individuale) quando nel Novembre 2020 una commerciale ( da agenzia credo ) mi offriva di attivare anche il servizio fibra per casa promettendomi uno sconto del 25-30%. Ovviamente ho chiesto la documentazione cartacea dettagliata dove poter costatare l'applicazione dello sconto come promesso. Non ho mai ricevuto niente di documentato in proposito, nè risposte telefoniche esaurienti, se non evasive del tipo "se glielo hanno promesso vedrà lo sconto in fattura". Intanto l'attivazione è andata avanti anche perchè non potevo restare senza linea telefonica lavorando io da casa in smartworking in quel periodo. Quando è arrivata la prima fattura avuto conferma che lo sconto era rimasto solo nella conversazione telefonica. Ho continuato a scrivere a Vodafone email e pec spiegando tutto questo e esprimendo la mia intenzione di recedere nel caso non fosse stata mantenuta la promessa di sconto. Ad Aprile 2021 mi sono deciso a interrompere il rapporto con Vodafone passando a TIM in portabilità sulla linea mobile e fissa. Quando Vodafone mi ha presentato la fattura di chiusura, dopo che avevo già saldato l'ultima fattura per i canoni dell'ultimo mese di servizio, l'importo da pagare risultava pari a 418,00. Non l'ho pagata. Hanno iniziato a contattarmi sollecitando il pagamento e quando ho chiesto il perchè di tale cifra mi hanno detto che comprendeva anche l'addebito per servizi come OneDrive che erano gratuiti per gli abbonati ma avendo interrotto in anticipo dovevo pagare tutto quanto avevo usufruito fin dall'inizio. Ho contestato le richieste facendo riferimento all'adesione telefonica che era stata mendace e non trasparente, pur sapendo che la registrazione conteneva soltanto le domande e risposte canoniche in cui non compaiono tariffe nè sconti, ho chiesto a riguardo delle prove documentali audio. Ho ricevuto varie pec che però non contenevano alcun file audio nè link ma nonostante le mie richieste loro insistevano dicendo che le avevano mandate. Mi hanno proposto telefonicamente per ben 2 voòte un piccolo sconto (100 euro su 418) per una risoluzione bonaria ma ho risposto che ero disposto a pagare solo il cosiddetto "mancato guadagno dovuto allo sconto di promozione a cui non avevo più diritto" e non a costi non dichiarati come quelli per OneDrive. Il 18 novembre scorso (ricevuta il 3 dicembre) mi ha scritto lo studio legale Federici per conto di Vodafone richiedendomi il pagamento della fattura con le spese. Attendo riscontro, grazie.
Leonardo, dalla provincia di RM

Risposta:
è suo diritto verificare nel dettaglio gli addebiti del gestore, rileggendo il contratto (di solito scaricabile dal sito web del gestore) sopratutto in merito a sconti tariffari beneficiati subordinati a vincoli eventuali di permanenza contrattuale. Individuata la sua posizione di diritto, potra' meglio contestare le somme richieste con un reclamo e limitandosi ai soli pagamenti dovuti. Nel frattempo, visto tuttavia l'intervento della societa' di recupero crediti, si astenga da ogni interlocuzione che le pervenga in via informale, salvo l'accettazione di chiusura bonaria del contenzioso.
Per un formale reclamo verso il gestore, questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
 
 
 
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